Il pagamento è il risultato del raggiungimento, confermato dall’UE, di tutti e 28 gli obiettivi e traguardi associati a questa fase del piano: versata la quarta rata del PNRR all’Italia.
Ad annunciarlo è stato prima lo stesso esecutivo comunitario, con la conferma successiva in una nota pubblicata dal Governo italiano.
In linea con le recenti modifiche apportate al Piano dal Consiglio Ue, il Governo Meloni si impegna a continuare l’implementazione tempestiva e completa del PNRR, mantenendo una stretta collaborazione con la Commissione europea.
Il ministro Giancarlo Giorgetti sottolinea l’importanza dell’incasso della quarta rata e della richiesta della quinta, non solo per mantenere la dinamica dei progetti, ma anche per ottenere una maggiore flessibilità nel rientro del debito, considerando il nuovo Patto di stabilità recentemente concordato nell’Unione europea.
L’UE ha versato la quarta rata del PNRR all’Italia
La Commissione europea ha pertanto versato la quarta tranche di fondi del PNRR all’Italia, ammontante a 16,5 miliardi di euro.
Il pagamento della quarta rata è avvenuto entro la fine del 2023, e questo porta il totale delle risorse PNRR ottenute dall’Italia a circa 102 miliardi di euro, rappresentanti oltre la metà delle risorse totali del Piano. Ciò evidenzia i considerevoli progressi compiuti dall’Italia nel rispettare gli impegni previsti.
L’Italia supera pertanto ora i cento miliardi di euro di finanziamenti incassati, su un totale di 194,4 miliardi messi a disposizione dal Next Generation EU. L’attenzione è ora rivolta alla richiesta del pagamento della quinta rata, pari a 10,5 miliardi di euro. Secondo il ministro Raffaele Fitto, tutti i 52 obiettivi previsti sono stati raggiunti. La prossima tappa cruciale è l’esame da parte di Bruxelles, che è essenziale per il proseguimento dei progetti e delle riforme programmate entro il 2026.
Gli obiettivi abbracciano misure fondamentali per avanzare nelle riforme relative alla giustizia e alla pubblica amministrazione. Inoltre, sono previste significative trasformazioni nei settori dell’inclusione sociale e degli appalti pubblici.
I principali investimenti si concentrano sulla digitalizzazione, inclusa la migrazione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’adozione dell’idrogeno verde, il potenziamento dei trasporti, l’impulso alla ricerca, il potenziamento dell’istruzione e l’avanzamento delle politiche sociali.
Con oltre la metà delle dieci rate previste già raggiunte, il PNRR è nella fase centrale della sua attuazione, nonostante le sfide passate, come i ritardi nella realizzazione di nuovi alloggi per studenti durante la terza tranche.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it