anziana-muore-bolletta-errata-15mila-euroA Camporosso, in provincia di Imperia, il Natale si è trasformato in una tragedia: una donna anziana è stata colta da un malore ed è morta, dopo aver ricevuto per errore una bolletta di 15 mila euro.


Si dovrà indagare accuratamente sulla ragione per cui questa signora si è vista addebitare in modo del tutto erroneo una cifra così esorbitante.

Esattamente: la bolletta ricevuta, infatti, non rappresentava il consumo effettivo della sua utenza, e adesso si cerca di capire cosa è successo e perché questa sfortunata catena di eventi ha causato questo decesso.

Un’anziana muore dopo aver ricevuto una bolletta (errata) di 15mila euro

La vicenda si è sviluppata quando la signora ha esaminato la bolletta, rimanendo scioccata dal cifre astronomiche erroneamente addebitate.

La nuora ha riferito che l’anziana è crollata pochi istanti dopo aver appreso la cifra esorbitante riportata sulla bolletta, relativa al periodo agosto-ottobre.

La donna di 88 anni, infatti, si è sentita male dopo aver ricevuto una bolletta dell’acqua dall’importo sbalorditivo di 15.339 euro, un errore clamoroso ammesso dalla società responsabile del servizio, l’Iren.

E così il pagamento da capogiro ha scatenato in lei il malore che ha richiesto il ricovero immediato in ospedale, dove purtroppo è deceduta il giorno della vigilia di Natale.

La bolletta, giunta alla banca il 14 novembre scorso, è stata automaticamente saldata dall’istituto di credito, dato che come accade a molti anziani, le bollette vengono automaticamente canalizzate sul conto corrente e da lì direttamente pagate.

Ma il paradosso più grande è questo: successivamente è emerso che il consumo effettivo dell’abitazione di Caterina corrispondeva a pochi metri cubi d’acqua, con un costo regolare di 55 euro.

Si aprirà un’indagine sulla vicenda

Di fronte a questa dolorosa tragedia, la comunità locale si è unita in un gesto di profonda solidarietà nei confronti della famiglia. Vicini, amici e concittadini hanno manifestato il loro sostegno attraverso messaggi di cordoglio, gesti di affetto e offerte di assistenza.

E la famiglia, ancora sotto shock per la tragica perdita, vuole sapere come si è arrivati a questo assurdo e tragico epilogo.

D’altra parte, la società Iren, responsabile dell’emissione della bolletta errata, ha riconosciuto l’errore e ha assunto un atteggiamento proattivo nel gestire la situazione. L’azienda ha annunciato l’avvio di un’indagine interna approfondita al fine di comprendere appieno le circostanze che hanno portato a un addebito così sproporzionato.

Parallelamente all’indagine, la società si è impegnata a implementare misure preventive mirate per evitare simili errori in futuro.

Evitare errori e leggerezze

Si tratta ovviamente di una vicenda che fa riflettere molto.

La corretta addebitabilità delle somme e l’evitare errori di fatturazione sono aspetti cruciali che vanno al di là della mera questione finanziaria. Le bollette corrette non solo garantiscono una gestione finanziaria efficiente per le famiglie, ma svolgono un ruolo chiave nella sicurezza economica dei cittadini. Errori di questa portata possono avere impatti devastanti sul bilancio familiare, portando a stress finanziario, preoccupazioni e, in casi estremi come questo, a gravi conseguenze sulla salute.

L’episodio mette in luce la necessità di procedure di fatturazione accurate e affidabili, in grado di tenere conto delle effettive risorse utilizzate da ciascun utente. La correttezza nelle transazioni finanziarie è un elemento chiave per garantire che le risorse siano distribuite equamente e che nessun individuo o famiglia si trovi ad affrontare oneri finanziari ingiustificati.

In questo senso, le aziende che forniscono servizi essenziali devono adottare approcci rigorosi e sistemi di controllo accurati per evitare errori che potrebbero avere impatti negativi sulla vita quotidiana dei cittadini.

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it