chiusura-programmata-acquisti-in-rete-paIn un’ottica di adattamento alle nuove disposizioni del nuovo Codice degli Appalti e di integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici di Anac, è stata annunciata una breve chiusura programmata per la piattaforma di e-procurement Acquisti in Rete PA.


Si suggerisce alle Stazioni Appaltanti pertanto di verificare attentamente che le scadenze delle offerte e delle sedute pubbliche non coincidano con i giorni di fermo. Nel caso contrario, si consiglia di spostare tali date evitando i giorni immediatamente successivi al rilascio del sistema.

Ovviamente anche gli Operatori Economici sono invitati a pianificare le proprie attività considerando la chiusura temporanea del sistema.

Si sottolinea che, in seguito a questo aggiornamento significativo, potrebbero inoltre verificarsi rallentamenti temporanei o indisponibilità del sistema dovuti a necessarie ottimizzazioni post-aggiornamento.

Scopriamo dunque qual è il periodo interessato dal fermo delle attività.

Chiusura programmata di Acquisti in Rete PA: ecco le date

Dal 31 dicembre 2023, alle 23:59, fino al 6 gennaio 2024, alle 08:00, la Piattaforma non sarà pertanto disponibile. Questo periodo è dedicato, come anticipato sopra, a un’attività di manutenzione straordinaria, durante la quale varie funzionalità non saranno accessibili.

In particolare, durante queste date, gli utenti non sarà possibile:

  • consultare il Portale
  • per le Pubbliche Amministrazioni avviare, gestire, o concludere procedure di acquisto e negoziazione sulla Piattaforma
  • per gli Operatori Economici gestire il catalogo, gli ordini e avviare o concludere la partecipazione alle procedure negoziali
  • e per gli Operatori di verifica avere accesso al Sistema di verifiche inadempimenti.

Le novità: l’integrazione con la piattaforma Anac

L’intervento si inserisce nel contesto di ottimizzazione ed evoluzione dei processi di approvvigionamento, delineando una serie di azioni finalizzate a migliorare l’esattezza, la coerenza e l’efficienza nell’inserimento e nella gestione dei dati:

  1. Eliminazione dell’inserimento manuale dei CIG: da gennaio non sarà più possibile aggiungere manualmente i CIG, contribuendo così a una maggiore precisione e coerenza nei dati.
  2. Procedura di pubblicazione su Acquisti in rete: la pubblicazione sulla piattaforma sarà vincolata all’invio preventivo dei dati alla Piattaforma Contratti Pubblici da parte del RUP, garantendo un flusso coordinato e organizzato delle informazioni.
  3. Nuovi ruoli per l’inserimento dati: sono stati introdotti nuovi ruoli specificamente dedicati all’inserimento dei dati nelle nuove sezioni, ottimizzando il processo complessivo.
  4. Revisione delle funzionalità di modifica procedura: le funzionalità di modifica della procedura sono state riviste, limitando la possibilità di apportare modifiche ai dati dopo la comunicazione con ANAC per garantire l’integrità delle informazioni.
  5. Notifiche automatiche di interoperabilità: una nuova serie di notifiche automatiche è stata implementata per supportare in modo efficace le attività legate al processo di interoperabilità, migliorando la comunicazione e la tempestività delle operazioni.
  6. Aggiornamenti negli ordini: nel contesto degli Ordini, l’informazione relativa al CIG è stata inserita sulla singola fase, offrendo una visione più dettagliata.

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Le modifiche apportate dal nuovo Codice Appalti

Inoltre, dopo l’approvazione del nuovo Codice Appalti ci sono ulteriori novità.

A decorrere dal 1° gennaio 2024, le disposizioni del Decreto Legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 relative alla digitalizzazione del ciclo di vita del contratto pubblico, agli obblighi di trasparenza amministrativa per i bandi e i contratti, alla pubblicità legale e alla qualificazione delle Stazioni Appaltanti, la cui efficacia sostanziale era stata sospesa rispetto all’entrata in vigore formale del Codice (art. 225, Disposizioni transitorie e di coordinamento), verranno applicate a tutte le procedure di affidamento.

Il cosiddetto periodo transitorio tra il previgente D.Lgs. 50/2016 e l’attuale D.Lgs. 36/2023 giungerà dunque a conclusione alla fine dell’anno in corso: tutti gli affidamenti saranno disciplinati dal Decreto n. 36.

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A partire dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile infine accedere alla piattaforma con le vecchie credenziali Acquisti in Rete.

Le nuove modalità di autenticazione saranno di tipo LoA3, equivalenti a SPID di livello 2 e alla CIE, mentre per gli utenti appartenenti agli altri Stati membri della Comunità Europea verranno utilizzate le funzionalità offerte dal nodo eIDAS italiano [FICEP].

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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it