progressioni-economiche-assenza-procedimenti-disciplinariUn recente parere dell’Aran, il CFL 233, fornisce chiarimenti sulla disciplina delle progressioni economiche contenuta nel nuovo CCNL degli Enti locali e il requisito di ammissione legato all’assenza di procedimenti disciplinari negli ultimi 2 anni. 


L’applicazione dell‘art. 14, comma 2, lettera a) del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) datato 16 novembre 2022, focalizzato sulle progressioni economiche, suscita alcuni dubbi riguardanti uno dei requisiti fondamentali per accedere a tali progressioni.

Il quesito in questione sottoposto all’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) verte sulla condizione relativa all’assenza di procedimenti disciplinari nell’arco degli ultimi 2 anni.

In sostanza, il CCNL stabilisce che per poter accedere a determinate progressioni economiche, il lavoratore deve soddisfare il requisito di non essere stato coinvolto in procedimenti disciplinari rilevanti superiori a sanzioni di natura monetaria nell’arco degli ultimi due anni.

Questa disposizione si inserisce nel contesto più ampio delle regolamentazioni contrattuali che disciplinano le dinamiche di avanzamento e sviluppo professionale all’interno del comparto Funzioni Locali. Le progressioni economiche, infatti, rappresentano uno degli aspetti cruciali per i dipendenti, poiché possono influenzare direttamente il loro percorso di carriera e il conseguente trattamento economico.

Il focus sull’assenza di procedimenti disciplinari negli ultimi due anni riflette la volontà di promuovere un comportamento etico e professionale da parte dei dipendenti, premiando coloro che dimostrano coerenza e integrità nel loro operato.

Tuttavia, l’assenza di specifiche indicazioni temporali nel testo contrattuale ha generato l’interrogativo oggetto di analisi: da quale data bisogna considerare questi due anni di “pulizia disciplinare”?

Progressioni economiche e assenza di procedimenti disciplinari

Il Parere CFL 233 dell’Aran si concentra pertantosulla delicata questione della data di riferimento per la verifica del requisito di assenza di procedimenti disciplinari negli ultimi due anni.

L’Aran ha argomentato che, per garantire un’armonizzazione delle disposizioni contrattuali e favorire una comprensione uniforme e agevole, la data di riferimento per la verifica del requisito potrebbe concretamente coincidere con la scadenza temporale prevista per la presentazione delle domande di progressione.

Questo approccio è stato proposto con l’obiettivo di semplificare il processo di applicazione delle regole sulle progressioni economiche, rendendo più agevole la comprensione del requisito e garantendo che i dipendenti possano facilmente adempiere alle disposizioni contrattuali senza ambiguità.

Questa interpretazione non solo sembra essere logicamente coerente con il contesto delle progressioni economiche, ma mira anche a garantire chiarezza e uniformità nell’applicazione delle disposizioni contrattuali nel comparto Funzioni Locali.

Il testo del parere

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it