A partire dalle ore 13:00 di lunedì 11 dicembre, gli avvocati avranno a disposizione un nuovo servizio che semplificherà la loro pratica professionale: il download online dei certificati anagrafici direttamente dal sito web dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr).
Questo servizio, reso noto dal Consiglio Nazionale Forense, promette di agevolare gli avvocati, che finora si sono affidati ai servizi dei Comuni o di altre istituzioni. Il Consiglio Nazionale Forense ha anticipato che a breve fornirà una guida operativa, che sarà presto disponibile sul portale della banca dati unica del Viminale.
Ecco dunque quali saranno tutte le novità previste.
Certificati online per gli avvocati direttamente da ANPR
Gli avvocati, per ottenere i certificati, dovranno specificare la finalità della richiesta, scegliendo tra notifica, stragiudiziale e in giudizio, e dichiarare di procedere in esecuzione di un mandato professionale con data certa e anteriore all’interrogazione.
Quali sono i certificati disponibili?
I certificati disponibili sono tredici e riguardano varie informazioni anagrafiche. Nel dettaglio:
- Anagrafico di nascita
- Anagrafico di matrimonio
- Cittadinanza
- Esistenza in vita
- Residenza
- Residenza AIRE
- Stato civile
- Stato di famiglia
- Residenza in convivenza
- Stato di famiglia AIRE
- Stato di famiglia con rapporti di parentela
- Stato Libero
- Anagrafico di Unione Civile
- Contratto di Convivenza
Si tratta di documenti esenti da bollo, secondo l’art.18 del testo unico sulle spese di giustizia e avranno validità di tre mesi.
Come richiedere il certificato?
Per accedere al servizio, gli avvocati dovranno autenticarsi tramite identificazione digitale (Cns, Spid e Cie). Il sistema controllerà l’iscrizione dell’avvocato all’albo forense attraverso la piattaforma digitale nazionale dati collegata al Cnf e all’Anpr.
Per richiedere un certificato, l’avvocato inserirà i dati identificativi del soggetto interessato, utilizzando il codice fiscale oppure nome, cognome, data e luogo di nascita.
La data del mandato dovrà essere certa e l’Ordine Forense suggerisce di ottenere la marcatura temporale della copia informatica del mandato attraverso il fornitore di firma digitale o inviando una Pec con la copia del mandato.
Il sistema consente di scegliere se scaricare il documento o riceverlo via email o Pec. Gli avvocati devono mantenere un registro delle richieste per garantire tracciabilità, limitate a trenta certificati al giorno. Sono previsti controlli a campione semestrali per chi richiede oltre cento documenti, con sanzioni in caso di mancanza di requisiti.
Infine il certificato elettronico, sigillato dal Ministero dell’Interno, assicura l’integrità dell’atto, con autenticità verificabile attraverso un qr code. Le informazioni del certificato sono crittografate per garantire la sicurezza dei dati. Integrità e riservatezza sono ulteriormente garantite dalla firma elettronica apposta durante l’interazione tra Comune e Anpr.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it