Il governo italiano ha concordato con la Commissione UE una revisione, con proroga delle tempistiche, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riguardante le assunzioni di 70.000 docenti.
Il Ministero per gli Affari Europei, rappresentato dal Ministro Raffaele Fitto, ha infatti sottolineato la necessità di considerare le sfide degli atenei nel formare un così elevato numero di candidati, con particolare riguardo alle restrizioni sulle competenze richieste.
Ecco dunque tutte le novità e le nuove scadenze.
Proroga per le assunzioni dei docenti nell’ambito del PNRR
Mentre il target complessivo rimane invariato, il completamento è stato posticipato a giugno 2026. Tale modifica è stata motivata dalla necessità di rispettare nuove tempistiche e richieste europee.
Bruxelles ha introdotto due nuovi obiettivi intermedi:
- entro dicembre 2024 e settembre 2025, dovranno essere assunti almeno 20.000 docenti per ciascun periodo
- i restanti 30.000 posti saranno occupati a giugno 2026.
La Commissione ha concesso che le graduatorie concorsuali siano valide, consentendo l’assunzione dei nuovi insegnanti per l’anno scolastico 2026/2027.
Per garantire il rispetto delle tempistiche per i primi due blocchi di assunzioni, sarà determinante la data del superamento del concorso anziché quella dell’anno di prova. Questo si applica a condizione che il personale assunto abbia conseguito i Crediti Formativi Universitari (CFU) previsti dalla riforma, ovvero 30 o 60 CFU a seconda del prerequisito con cui si partecipa.
Nuovi concorsi in arrivo
Il Ministero dell’Istruzione prevede l’apertura di un primo concorso entro Natale, destinato a docenti già abilitati, coloro con 24 CFU entro ottobre 2022 e chi ha accumulato 3 anni di servizio nelle scuole statali negli ultimi 5, di cui almeno 1 specifico per la classe di concorso desiderata. È imminente l’adozione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) per autorizzare ulteriori 14.438 posti, portando il totale a 44.654.
Successivamente, entro ottobre 2024, sarà bandito un secondo concorso per gli stessi partecipanti del primo e chi avrà completato la prima parte del percorso abilitante (30 CFU). I posti messi a concorso includeranno quelli rimanenti dalla procedura precedente, oltre a quelli derivanti dal turnover.
Al termine di queste due procedure, almeno 40.000 docenti dovranno appartenere alle categorie eleggibili per il raggiungimento dell’obiettivo.
Un terzo concorso sarà bandito entro agosto 2025, aperto a docenti abilitati, con tre anni di servizio e coloro che avranno conseguito tutti i 60 CFU previsti dalla riforma. Questa ristrutturazione avrà impatti sulla tempistica per il completamento dei percorsi relativi ai primi 30 CFU, con la scadenza del 28 febbraio 2024 che sarà posticipata.
Infine, il Ministero dell’Università ha chiuso le domande di accreditamento degli Atenei il 10 novembre, mentre l’ANVUR lavora per concludere le procedure di riconoscimento entro Natale. Un decreto ministeriale del Miur relativo ai tutor, essenziale per avviare i tirocini, è atteso entro il 31 dicembre 2023 per completare l’attuazione della riforma.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it