Con l’arrivo del 2024, arriverà una nuova sanatoria da 40 milioni di euro: ecco come funzionerà.
Nel decreto attuativo della delega fiscale, presentato in Consiglio di Ministri, si prevede la “definizione agevolata di tutte le liti pendenti”.
La nuova sanatoria, annunciata dal Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, riguarderà, quindi, solo le liti pendenti, consentendo uno smaltimento del carico di lavoro dei tribunali.
Attualmente ci sono 100mila procedimenti pendenti, di primo e secondo grado, davanti alle Corti di Giustizia Tributaria.
La misura contenuta nella Legge di Bilancio 2023 sulle lite pendenti è servita a poco, infatti, consentendo un taglio di “sole” 7000 cartelle esattoriali, a fronte delle 10’000 nuove controversie in entrata.
Vediamo in cosa consisterà.
Nuova sanatoria 2024: come funzionerà
Sarà previsto un potenziamento della conciliazione delle liti, estendendone l’applicazione in Cassazione, opzione che oggi non è prevista, a cui si aggiungerà l’abolizione della mediazione per liti, fino a 50mila euro.
Questa seconda misura, secondo le stime, porterà a smaltire circa 100mila liti pendenti, per un valore totale di 40miliardi di euro.
Mancano ancora dettagli sull’entità della misura, ma l’intenzione del Governo è chiara: informatizzare il processo tributario, con un maggiore utilizzo delle comunicazioni via Pec e l’udienza da remoto.
Un altro obiettivo del Governo è quello di adottare modelli predefiniti per la redazione degli atti processuali, dei verbali e dei provvedimenti giurisdizionali. Si tratta di cambiamenti che avverranno in futuro, per questo la sanatoria aiuterà nel procedimento, tagliando parte dei procedimenti in corso.
Le novità saranno applicate a partire da gennaio 2024 ma prima il testo dovrà essere sottoposto al Parlamento, per l’approvazione finale.
Nuova sanatoria 2024: le parole del Viceministro Maurizio Leo
Presentando il decreto attuativo della Riforma del Fisco, il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha detto:
“Dovevamo in qualche modo mettere ordine in questa materia, lo facciamo spingendo molto sulla digitalizzazione e inserendo una serie di misure a vantaggio dei contribuenti”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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