Il Governo italiano, alla luce delle vicende legato all’inchiesta “calcioscommesse“, ha avviato una nuova strategia contro il dilagante fenomeno delle scommesse illegali sullo sport, in particolare nel mondo del calcio: ecco come sarà strutturata la riforma dei giochi.
L’attenzione si è intensificata a seguito delle indagini in corso su alcuni calciatori coinvolti in attività di gioco irregolare online.
Per contrastare questo problema, l’esecutivo si prepara a utilizzare tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, e a bloccare le transazioni finanziarie legate al gioco clandestino.
Governo prepara la riforma dei giochi: ecco come sarà arginato il fenomeno “calcioscommesse”
Uno degli obiettivi principali della riforma è portare stabilità alle regole del gioco nel settore del gioco pubblico.
Secondo il prossimo decreto in arrivo, i concessionari dovranno rispettare gli obblighi e i diritti stabiliti durante il periodo di validità della concessione. Questo include il canone richiesto dallo Stato e il regime fiscale applicato alle attività di gioco.
Per limitare la proliferazione dei siti di gioco online, noti anche come “skin“, ogni concessionario avrà il permesso di aprire un solo sito per ciascun gioco online. Allo stesso tempo, il governo sta lavorando a un riordino del settore retail, in collaborazione con le regioni, che dovrebbe essere implementato nei prossimi mesi.
Nessun cambiamento fiscale è previsto nell’immediato, ma è previsto un aumento del canone di concessione al 2% del compenso dell’operatore online. Il decreto in arrivo identifica otto modi per garantire la tutela e la protezione dei giocatori, tra cui misure per limitare il tempo, la spesa e le perdite finanziarie legate al gioco.
Tra le novità, spicca l’obbligo per i concessionari di contribuire alle campagne di comunicazione sul gioco responsabile, versando una somma annuale pari allo 0,2% dei ricavi, con un massimo di 500.000 euro all’anno.
Per quanto riguarda il gioco fisico, le disposizioni saranno incluse in un successivo decreto legislativo, emanato dopo un accordo tra Stato, Regioni e Enti locali.
Il testo affronta dettagliatamente il bando di gara per il gioco online, stabilendo che il costo di ogni licenza sarà di sette milioni di euro per ogni concessione richiesta, con un limite massimo di cinque concessioni per singolo gruppo societario.
Infine sono previste restrizioni e regole precise per i punti vendita di ricariche, con l’iscrizione all’albo come requisito essenziale per svolgere tale attività.
Il testo dello schema di decreto
Potete consultare qui di seguito il testo completo del documento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it