Misure decreto sicurezzaIeri il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto sicurezza: ecco quali sono le misure principali contenute.


Durante il Consiglio dei Ministri di ieri, 16 novembre 2023, il Governo ha approvato un nuovo pacchetto di misure, relative al decreto sicurezza.

Le misure introducono nuovi reati nel Codice Penale, inaspriscono alcune pene già esistenti e danno più garanzie agli agenti di pubblica sicurezza.

La premier Giorgia Meloni si è detta “orgogliosa” delle nuove misure approvata.
Ecco quali sono i punti principali del decreto.

Misure decreto sicurezza: ecco quali sono

Le nuove misure hanno suscitato non poche polemiche. Per l’approvazione definitiva, però, i disegni di legge dovranno passare in parlamento, dove i partiti al Governo hanno la maggioranza.
Ecco le principali misure.

Tutele per le forze dell’ordine

È stato introdotto un inasprimento delle pene, nei casi in cui i reati di minaccia, lesioni, violenza o resistenza vengano commessi ai danni della polizia giudiziaria o degli agenti di pubblica sicurezza.

Aumenti di pena anche per l’imbrattamento di edifici o mezzo mobili delle forze dell’ordine o altre istituzioni pubbliche, se il fine è quello di lederne il prestigio.

Alle forze dell’ordine sarà data la possibilità di ricevere un porto d’arma da fuoco privata, oltre a quella di ordinanza. In questo modo, gli agenti potranno portare con sé un’arma più leggera rispetto a quella che normalmente utilizzano quando sono in servizio.

Novità anche per le carceri: da 2 a 8 anni per chi organizza rivolte in carcere con condotte pericolose e da 1 a 5 anni per chi ne prende parte. Sono previste anche delle aggravanti (con aumento della reclusione fino a 10 anni) se vengono utilizzate armi.

Misure decreto sicurezzaContrasto alle occupazioni abusive

Saranno introdotte anche delle misure per difendere e tutelare i proprietari di immobili occupati.

Dietro la presenza di querela, è prevista la reclusione da 2 a 7 anni per chi occupa o detiene, con violenze o minacce, un titolo immobile altrui o che impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva.

Nel caso in cui l’immobile occupato sia l’unica abitazione della persona offesa, lo sgombero e la restituzione del bene possono avvenire direttamente mediante le forze dell’ordine che hanno accolto la denuncia.

Introdotta anche una causa di non punibilità per quegli occupanti che collaborano per accertare i fatti e che abbandonano volontariamente l’immobile occupato.

Misure contro le truffe e l’accattonaggio

Previsto l’arresto in flagranza e l’aumento della reclusione da 2 a 6 anni, per chi commette truffe ai danni degli anziani e delle persone fragili.
Il Governo, inoltre, ha intenzione di eliminare il rinvio automatico dell’esecuzione della pena, per le borseggiatrici condannate mentre sono incinte o con figli minori di tre anni a carico.

Nel caso di recidiva, il giudice competente potrà disporre che le borseggiatrici scontino subito la pena, ma solo negli istituti di custodia attenuata e non in carcere.
Introdotte anche nuove sanzioni per chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni, invece di mandarlo a scuola, costringendolo con violenze e minacce.

I blocchi stradali diventano reato

Il Governo introduce anche una misura ad hoc per gli attivisti di Ultima generazione e altre associazioni per il clima che organizzano proteste, bloccando le arterie stradali.

Chiunque impedisca la libera circolazione su strada, ostruendola col proprio corpo, dovrà risponderne penalmente se il blocco “risulti particolarmente offensivo e allarmante, sia per la presenza di più persone e sia per il fatto che sia stato promosso e organizzato preventivamente”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it