contributi-certificazione-parita-genere-impreseDal Dipartimento delle Pari Opportunità una misura concreta per supportare le imprese nell’adozione di policy adeguate a ridurre i divari e le disparità di genere.


Appena un paio di giorni fa, il 15 novembre si è celebrata la Giornata Europea per la parità retributiva, un’occasione importante per portare l’attenzione dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese l’importanza di superare il gender pay gap e arrivare anche su questo aspetto ad una sostanziale parità tra uomini e donne.

Questa data non è stata scelta casualmente ma rappresenta, purtroppo non solo simbolicamente, il giorno a partire dal quale fino alla fine dell’anno, le donne lavorano gratuitamente a differenza degli uomini che continuano a percepire un reddito per le attività lavorative svolte.

Questo fenomeno, particolarmente accentuato in Italia, è presente in tutta Europa dove la disparità retributiva media tra uomini e donne si attesta al 13% ovvero per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna guadagna solo 0,87 euro.

La situazione in Italia è ancora più critica tanto è vero che la giornata sulla disparità retributiva in Italia dovrebbe cadere verso la metà di settembre visto che stando ai numeri forniti dall’INPS la differenza retributiva si attesterebbe sul 30% con una divario stimato di €8000 l’anno tra uomo e donna.

Come intervenire dunque su questo aspetto critico e dannoso non solo per le donne ma anche per la società in generale?

Contributi per incentivare la certificazione della parità di genere nelle imprese

Tra le iniziative messe in campo di recente va segnalato sicuramente il bando pubblicato dal Dipartimento delle Pari Opportunità che mette a disposizione delle imprese dei contributi per la certificazione della parità di genere sotto forma di servizi di assistenza tecnica, accompagnamento e tutoraggio.

La misura, che dispone di una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, 8 dei quali destinati al supporto alle PMI, ha l’obiettivo di accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere e, coerentemente con quanto previsto dalla Strategia Nazionale per la parità di genere, contribuire a raggiungere entro il 2026 l’incremento di 5 punti nella classifica dell’Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE).

Come sottolinea la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, con questa misura si intende promuovere un cambiamento culturale che porti alla piena affermazione delle pari opportunità e consenta non solo una maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro ma soprattutto una migliore qualità del lavoro femminile in termini di riduzione del gender pay gap e di maggiori opportunità nei percorsi di crescita.

Sul versante delle imprese la certificazione della parità di genere offre significativi vantaggi tangibili e intangibili: tra quelli tangibili le premialità nell’ottenimento di finanziamenti pubblici, i vantaggi fiscali connessi al versamento dei contributi previdenziali (bonus contributivo), l’ottenimento di punteggi aggiuntivi nelle graduatorie delle gare d’appalto, nonché la riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione alle gare. Tra i vantaggi intangibili sicuramente il miglioramento della reputazione aziendale, asset strategico che, stando a quanto rilevato da uno studio recente, conta per oltre il 60% del valore di mercato dell’azienda.*

Le agevolazioni

Entrando nel merito del bando si distinguono due linee di agevolazioni:

  • a) un contributo di 2.500 euro a impresa per l’assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione della parità di genere.
  • b) fino a 12.500 euro ad impresa per il rilascio della certificazione (sotto forma di servizi di certificazione della parità di genere erogati dagli Organismi di certificazione iscritti nell’apposito Elenco).

Le imprese interessate, per accedere ai contributi dovranno effettuare un pre-screening di autovalutazione che dimostri un adeguato grado di maturità dell’impresa sui temi inerenti alla parità di genere e presentare un preventivo elaborato da un Organismo di Certificazione presente nell’Elenco degli Organismi di certificazione aderenti.

I contributi verranno concessi con procedimento a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda a partire dalle ore 10:00 del 6 dicembre 2023 alle ore 16:00 del 28 marzo 2024.

Insomma, se si vuole cambiare davvero, l’opportunità per farlo ora c’è. E’ solo un primo passo, ma significativo e nella giusta direzione!

Il link all’avviso pubblico

Qui di seguito potete consultare l’Avviso Pubblico.

* Rif.ti bibliografici

  • “The State of Corporate Reputationin 2020: Everything Matters Now” condotto da Weber Shandwick  e KRC Research.

 


Fonte: articolo di Francesca Liani