calcolo tredicesima 2023È in arrivo la tredicesima 2023, ma come funziona il calcolo? Ecco tutto quello che c’è da sapere.


La tredicesima è una mensilità retributiva aggiuntiva, erogata ai lavoratori dipendenti durante il periodo natalizio.
Si tratta di un diritto garantito da tutti i contratti collettivi attualmente in vigore.

Ma come avviene il calcolo della tredicesima? Vediamolo insieme.

Calcolo tredicesima 2023: ecco cosa c’è da sapere

La tredicesima mensilità corrisponde ad un dodicesimo (1/12) della retribuzione lorda annuale e deve essere calcolata sui mesi di lavoro effettivamente effettuati.
Per poter considerare un mese interamente lavorato, il dipendente deve aver effettuato almeno 15 giorni di lavoro.

La tredicesima viene maturata durante tutto l’anno e il suo importo fa parte della base imponibile del calcolo, anche quando il lavoratore dipendente non sta effettivamente lavorando per le seguenti cause:

Non viene maturata, invece, nei seguenti casi:

  • Assenza ingiustificata;
  • Periodo di aspettativa;
  • Lavoro straordinario (sia diurno che notturno);
  • Indennità per ferie non godute.

Calcolo tredicesima 2023: di quali elementi tenere conto

Per poter fare il calcolo della tredicesima, bisogna tenere conto dei seguenti elementi:

  • Retribuzione lorda mensile;
  • Retribuzione lorda annuale;
  • Indennità di contingenza;
  • Scatti di anzianità;
  • EDR (Elemento Distinto della Retribuzione);
  • Trattamento di vacanza contrattuale;
  • Indennità mansione svolta.

Tenuto conto di questi elementi, basterà applicare la formula: moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati e dividere il risultato per 12.

Per quanto riguarda i lavoratori domestici, invece, l’Inps mette a disposizione un apposito servizio per il calcolo della tredicesima mensilità, disponibile sul portale online.

Per poter ottenere l’importo netto, invece, bisognerà sottrarre dall’importo i contributi dovuti. Quest’anno l’aliquota si attesta al

  • 6,19% per il privato e al 5,8% per il pubblico impiego, nel caso d’importo lordo fino a 1923 euro;
  • 7,19% nel privato e 6,8% nel pubblico impiego, nel caso d’importo lordo compreso tra 1923 euro e 2692 euro.

Questo perché la tredicesima viene tassata in maniera diversa rispetto allo stipendio: oltre a sottrarre i contributi previdenziali e fiscali, infatti, non vengono applicate le detrazioni per lavoro dipendente spettanti per l’anno precedente.

La tredicesima, quindi, ha un importo più basso rispetto allo stipendio, poiché viene tassata di più, rispetto alla busta paga.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it