Taglio al cuneo fiscale rafforzato lavoratrici con figliSecondo il disegno di legge di Bilancio 2024, arriverà un taglio al cuneo fiscale rafforzato per le lavoratrici con figli: ecco di cosa si tratta.


Come già annunciato dal Governo, nella Manovra 2024, ci saranno diverse misure a favore delle famiglie e della natalità.

Alcune delle misure sono pensate per aiutare le donne con figli, nel mondo del lavoro. Tra le misure contenute nella bozza, c’è anche l’introduzione del taglio al cuneo fiscale rafforzato per le lavoratrici con figli.

Ecco di cosa si tratta nello specifico e quale sarà la platea.

Taglio al cuneo fiscale rafforzato lavoratrici con figli: ecco di cosa si tratta

Come previsto dal disegno di legge di Bilancio 2024 (Atto Senato 926), saranno circa 570’475 le lavoratrici madri che godranno del taglio al cuneo contributivo “rafforzato”. Si tratta, quindi, quasi del 6% delle occupate.

L’articolo 37 del disegno di legge prevede uno sgravio pari all’intera quota di contributi a carico delle lavoratrici (9,19% della retribuzione imponibile), purché siano assunte a tempo indeterminato e abbiano due o più figli.

Lo sconto, che farà aumentare l’importo netto della retribuzione, è su due livelli e sarà riconosciuto (fino ad un massimo di 3mila euro) a:

  • Lavoratrici madri di tre o più figli, fino al 18° anno di età del figlio più piccolo, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026;
  • In via sperimentale, alle madri di due figli, fino al 10° anno di età del figlio più piccolo, solo per il 2024.

Le lavoratrici con retribuzioni lorde fino a 35mila euro beneficeranno sia del taglio al cuneo contributivo presente che, in aggiunta, di uno sconto sui contributi a loro carico, di due o tre punti percentuali.

Le lavoratrici che, invece, hanno retribuzioni inferiori ai 35mila euro l’anno, se hanno due o più figli e sono assunte stabilmente, accederanno allo sconto del 9,19% dal mese di gennaio.

Quale sarà la platea?

La platea della decontribuzione per le madri è limitata, rispetto a quella delle donne lavoratrici. Su 9,74 milioni di occupate nel 2022 (che sono diventate 9,97 milioni ad agosto del 2023), a beneficiare del nuovo sgravio saranno circa il 6%.

Sono escluse le

  • Lavoratrici a tempo determinato;
  • Libere professioniste;
  • Lavoratrici in proprio;
  • Lavoratrici domestiche.

E ovviamente saranno escluse tutte le lavoratrici senza figli o con un solo figlio.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it