Come annunciato dal Ministero, aumentano i compensi dei commissari nei prossimi concorsi scuola: ecco nel dettaglio.
Novità in arrivo per le commissioni dei prossimi concorsi scuola: sono in previsione, infatti, degli aumenti dei compensi per i commissari.
La novità è stata annunciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha convocato le organizzazioni sindacali, lo scorso 16 ottobre 2023.
Scopriamo di quanto e le modalità.
Compensi commissari concorsi scuola: di quanto aumentano?
Secondo quanto hanno annunciato, i commissari dei prossimi concorsi scuola avranno una retribuzione maggiorata, in base alle prestazioni svolte.
Le commissioni esaminatrici, oggetto dell’aumento dello stipendio, saranno quelle per il reclutamento del personale dirigenziale, docente, amministrativo e tecnico e ausiliario.
L’aumento non interesserà solo il presidente, il segretario e gli altri membri della commissione, ma anche il personale addetto alla vigilanza e il referente informatico d’aula (quando le procedure saranno informatizzate).
Per i componenti delle commissioni, saranno previsti anche dei premi, in modo da assicurare la conclusione delle procedure entro i termini stabiliti in attuazione col Pnrr.
I compensi saranno i seguenti:
- 1600 euro per ogni componente delle commissioni esaminatrici, nei concorsi scuola per il reclutamento degli insegnanti della scuola d’infanzia e primaria, degli Itp e del personale Ata di area B e categorie equiparate;
- 1800 euro per ogni componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento del personale docente laureato degli istituti secondari di secondo grado, di primo grado e del personale Ata di area C o D o categorie equiparate;
- 2000 euro in caso di concorsi volti al reclutamento di dirigenti scolastici.
I compensi illustrati s’intendono al lordo.
Quali sono i compensi extra
Oltre agli aumenti dei compensi, ci saranno anche degli extra per le mansioni specifiche e durante la prova scritta:
- 0,80 euro per ogni elaborato esaminato nei concorsi scuola per il reclutamento degli insegnanti della scuola d’infanzia e primaria, degli Itp e del personale Ata di area B e categorie equiparate;
- 1 euro per ogni elaborato esaminato nei concorsi per il reclutamento del personale docente laureato degli istituti secondari di secondo grado, di primo grado e del personale Ata di area C o D o categorie equiparate e nei concorsi per dirigenti scolastici.
Per la prova orale, invece, è previsto un ulteriore incremento, pari all’80% nel caso di concorsi scuola per il reclutamento del personale docente laureato degli istituti di secondo grado, di primo grado e di personale Ata di area C o D, se è prevista anche la prova pratica.
La risposta dei sindacati
Pur esprimendo soddisfazione per gli aumenti fatti, i sindacati hanno evidenziato alcune criticità.
La Flc Cgil ha detto:
“Esprimiamo le nostre perplessità sul fatto che continua a non essere prevista nessuna forma di esonero anche parziale per i componenti delle commissioni. Questa criticità si estende rispetto all’utilizzo del personale Ata, i cui carichi di lavoro risultano fortemente accresciuti anche per effetto delle recenti modifiche normative; pertanto, ribadiamo la necessità che la funzione di segretario delle Commissioni giudicatrici sia svolta con esonero dal servizio”.
Inoltre:
“Ci lascia perplessi il fatto che si continuino a differenziare, in una visione completamente anacronistica, i compensi dei componenti le commissioni in base al tipo di concorso, ovvero se si tratta di reclutare docenti della scuola primaria/infanzia/secondaria/dirigenti o Ata di profilo B,C o D.
Occorrerebbe inoltre chiarire cosa accade ai compensi delle commissioni dei concorsi Pnrr in caso non completino le procedure nei tempi indicati, poiché il decreto chiarisce che i compensi saranno pagati in misura piena solo laddove si concludano i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta e vengano esaminati almeno 125 candidati al mese”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it