rifiuto-indicazioni-propria-identita Il Dottor Simone Chiarelli, con il supporto del Dottor Marco Orlandi, ha reso disponibile un video di approfondimento sulle conseguenze del rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità.


Nella legislazione italiana, esistono infatti norme specifiche che regolano l’obbligo di identificarsi di fronte a un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. L’articolo 651 del Codice Penale e la legge 191/1978 stabiliscono le disposizioni in merito.

Articolo 651 del Codice Penale

L’articolo 651 del Codice Penale tratta il comportamento di chi, quando richiesto da un pubblico ufficiale in servizio, rifiuta di fornire informazioni sulla propria identità personale, stato o altre qualità personali. Questa disposizione è volta a garantire che le forze dell’ordine possano identificare chiunque si trovi in situazioni in cui sia necessario per ragioni di sicurezza pubblica. Il rifiuto di fornire queste informazioni costituisce un reato omissivo e può essere punito con un mese di arresto o un’ammenda fino a 206 euro.

Questo articolo mira a prevenire situazioni in cui i cittadini rifiutino di collaborare con le autorità, rendendo difficile il mantenimento dell’ordine pubblico e la sicurezza.

Legge 191/1978: Norme Penali e Processuali

La legge 191/1978, conosciuta anche come “Legge Reati Speciali“, disciplina l’obbligo di identificarsi davanti agli ufficiali di polizia. Gli ufficiali ed agenti di polizia hanno il diritto di richiedere a chiunque rifiuti di dichiarare le proprie generalità di seguirli presso gli uffici di polizia per l’identificazione. Questo accompagnamento può durare solo il tempo strettamente necessario a tale scopo e in ogni caso non oltre le ventiquattro ore.

Lo scopo di queste disposizioni

Queste disposizioni sono state introdotte per garantire che le forze dell’ordine possano esercitare il proprio dovere di identificare le persone coinvolte in situazioni che richiedono indagini o azioni legali.

Pertanto, le persone che vengono fermate dalle forze dell’ordine e a cui viene richiesto di fornire informazioni personali devono rispondere in conformità con queste leggi, evitando così sanzioni legali. Queste norme sono fondamentali per garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle leggi in Italia.

Rifiuto di indicazioni sulla propria identità: cosa comporta?

Per un approfondimento su questa materia, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video con il supporto del Dottor Marco Orlandi.

Qui trovate le slide mostrate nel video.

Potete visualizzare il video completo nel player qui di seguito.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli e di Marco Orlandi