accoglienza-migranti-anac-affidamentiFavorire le migliori pratiche negli affidamenti per l’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo: questo è l’obiettivo del protocollo tra Anac e Ministero dell’Interno.


Una collaborazione fattiva per fornire supporto, assistenza e ausilio tecnico-giuridico al Viminale nella predisposizione di bandi tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo e nella risoluzione di questioni interpretative derivanti dall’applicazione dello schema di Capitolato e dei bandi tipo.

Accoglienza migranti e richiedenti asilo, Anac vigilerà sugli affidamenti

La normativa vigente, infatti, prevede l’adozione di uno schema di capitolato di gara d’appalto per la fornitura dei beni e dei servizi relativi al funzionamento dei centri di accoglienza, in modo da assicurare livelli di accoglienza uniformi nel territorio nazionale, in relazione alle peculiarità di ciascuna tipologia di centro.

Obiettivo dell’accordo in particolare è modificare l’attuale schema di capitolato, che prevede la formulazione di vari schemi di bandi-tipo a seconda della tipologia di centro di accoglienza, assicurando oltre all’accoglienza materiale, anche i servizi di assistenza sanitaria, di assistenza sociale e psicologica, la mediazione linguistico-culturale, la somministrazione di corsi di lingua italiana e i servizi di orientamento legale e al territorio.

L’Accordo è stato firmato dal Presidente dell’Anac, Giuseppe Busía, e il Ministro Matteo Piantedosi.

Vogliamo dare il nostro pieno e fattivo contributo al Ministero nell’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo”, ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Busía. “Un supporto di legalità e di buone pratiche giuridiche per rispondere con rapidità e prontezza al bisogno di accoglienza dei migranti e richiedenti asilo. Soprattutto sul fronte dei servizi necessari ai migranti, dall’assistenza sanitaria ai corsi di italiano, dal sostegno psicologico a quello di mediazione culturale”.

Il testo completo del protocollo d’intesa

Potete consultare qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it