Il neopremier Matteo Renzi, nel discorso programmatico in cui ha chiesto la fiducia di fronte all’Aula del Senato, ha elencato le priorità che il suo governo intende assumere sul fronte economico; parlando circa 70 minuti a braccio, ha spaziato dal fisco all’edilizia scolastica, dal debito pubblico al lavoro. Di seguito, ecco i punti principali della “Renzinomics”.
BUROCRAZIA – Va semplificata e ridotta drasticamente: “Il nostro è un Paese arrugginito, un Paese impantanato, incatenato da una burocrazia asfissiante, da regole, norme e codicilli che paradossalmente non eliminano l’illegalità”, ha dichiarato Renzi.
DEBITO PUBBLICO – Occorre mantenere gli impegni di riduzione: non tanto perché ce lo chiedono la Bce o la Merkel ma “per il rispetto che dobbiamo ai nostri figli”.
EDUCAZIONE – Secondo Renzi, il recupero della fiducia nel sistema educativo è il primo fattore di rilancio dello sviluppo economico: “Ci sono fior di studi di economisti che dimostrano come un territorio che investe in capitale umano, in educazione, in istruzione pubblica è un territorio più forte rispetto agli altri”.
EDILIZIA – Vanno sbloccati, anzitutto, gli investimenti nell’edilizia scolastica. Non è pensabile, ha fatto presente Renzi, che le risorse non si possano usare in virtù di un patto di stabilità che ignora la stabilità fisica delle aule in cui vanno a studiare i nostri figli. Il premier ha, quindi, proposto un intervento straordinario, da attuarsi tra il 15 giugno e il 15 settembre e che implichi l’utilizzo di qualche miliardo di euro di risorse. Nell’ambito di questo progetto, Renzi scriverà a tutti i sindaci d’Italia per chieder loro di far il punto sulla situazione relativa sia allo stato dell’edilizia che delle risorse vincolate dal patto di stabilità.
CREDITI P.A. – Il premier ha promesso che saranno sbloccati interamente, e non parzialmente, i debiti che le Pubbliche Amministrazioni hanno nei confronti delle imprese.
FONDO DI GARANZIA – Sarà costituito, presso la Cassa depositi e prestiti, un fondo di garanzia che consenta di liberare risorse per tutte quelle imprese che non riescono più ad accedere al credito presso i canali tradizionali.
CUNEO FISCALE – Renzi ha promesso che sarà operata una riduzione a due cifre. Sarà fatta attraverso la revisione della spesa pubblica e avrà effetto dal primo semestre di quest’anno.
DISOCCUPAZIONE – Entro marzo, partirà la discussione parlamentare del Piano per il lavoro. L’obiettivo è quello di creare nuovi posti attraendo nuovi investimenti e potenziando le tutele per chi resta senza lavoro.
FISCO – La riforma sarà fatta attraverso la delega fiscale. Renzi intende far arrivare a tutti i contribuenti, via internet, una dichiarazione dei redditi precompilata.
FONTE: CGIA mestre