Tra le ipotesi del Governo, c’è quella di erogare un bonus benzina sulla carta “Dedicata a te”: ecco cosa sappiamo.
Come sappiamo, i prezzi della benzina sono alle stelle e hanno superato abbondantemente i due euro al litro.
Il Governo Meloni ha già anticipato che il taglio delle accise è una misura impraticabile. Ma dopo il varo della Nota di aggiornamento del Def, potrebbe essere introdotto un bonus benzina, da erogare direttamente sulla Carta “Dedicata a te”.
Ecco cosa sappiamo.
Bonus benzina Carta Dedicata a te: tutti i dettagli
L’ipotesi del Governo sarebbe quella di introdurre un bonus pari a 80 euro al mese, per contrastare il caro-benzina. Il contributo verrebbe caricato direttamente sulla carta Dedicata a Te.
La misura potrebbe essere introdotta dopo il varo della Nota di aggiornamento al Def, fissato al 27 settembre.
Il bonus prevedrebbe sia il contributo unico di 382,50 euro, per l’acquisto di beni e alimenti e sia un contributo di 80 euro per la benzina.
Entrambi i contributi sono destinati alle famiglie con almeno tre componenti e un Isee fino ad un massimo di 15mila euro lordi. Secondo le stime, potrebbero beneficiarne circa 1,3 milioni di famiglie.
La misura avrebbe un costo di 100 milioni di euro, finanziata dall’extragettito Iva (pari a circa 2 miliardi di euro).
Il Bonus potrebbe avere una cadenza trimestrale e, quindi, essere erogato quattro volte l’anno.
Un’alternativa sarebbe uno sconto diretto al distributore di benzina, per chi possiede la card: in questo caso, la misura costerebbe 1,3 milioni di euro sulle casse dello Stato.
Sulla questione è intervenuto anche Giuseppe Sperduto, presidente di Faib, l’associazione che riunisce i gestori carburanti di Confesercenti:
“Bene il bonus benzina del governo, perché riteniamo che qualsiasi strumento vada nella direzione di aiutare le famiglie bisognose debba essere condiviso. Ma è una soluzione tampone, mentre per fronteggiare gli effetti dei picchi dei prezzi dei carburanti sul sistema economico sarebbe utile una misura strutturale come l’accisa mobile”.
Secondo Giuseppe Sperduto, un’alternativa migliore sarebbe l’accisa mobile, in modo da impiegare il maggior gettito erariale, per ridurre le accise. Si tratterebbe di un incentivo a vantaggio sia delle imprese che dei consumatori, perché permetterebbe di trattenere l’inflazione generata dal caro-carburanti e di “spalmare” i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it