Dopo gli importanti traguardi realizzati, continua il sogno di “rendere più bello il mondo e l’umanità” dell’imprenditore filosofo, Brunello Cucinelli.
In tempi in cui sembra imperversare il mito della tecnologia, del digitale e dell’intelligenza artificiale c’è ancora chi si trae fondamento, ispirazione ma anche “profitto”, dai solidi valori della civiltà contadina sebbene integrati ed arricchiti dai concetti di bellezza, autenticità, rispetto della persona umana e del territorio.
Parliamo di Brunello Cucinelli, imprenditore e stilista illuminato, “re del cachemire”, fautore di un modello di capitalismo umanistico e umana sostenibilità che rappresenta una felice eccezione in un panorama imprenditoriale decisamente meno sensibili all’anima e all’armonia con “il Creato”.
Questo modello di sviluppo di cui si è fatto promotore da anni registra una crescita costante e continua basti pensare che la casa di moda ha chiuso l’esercizio 2022 con un utile netto pari a 87,2 milioni di Euro, in crescita del +54,9% rispetto al 2021. I ricavi netti si sono portati a 919,7 milioni di Euro, con una crescita del 29,1%.
I festeggiamenti per i 70 anni di Brunello Cucinelli
Ebbene proprio Brunello Cucinelli, forte dei successi imprenditoriali ha organizzato per i suoi 70 anni un grande festeggiamento che ha visto la presenza di 600 importanti ospiti nazionali ed internazionali che per l’occasione hanno rispettato il dress code abituale delle sfilate della maison: bianco, beige e colori neutri in puro stile Cucinelli.
Location dell’evento il borgo medievale di Solomeo in Umbria (vicino Corciano) al quale l’imprenditore ha ridato vita trasformandolo in un luogo dell’anima e dove vive felicemente con la sua famiglia e tutti quelli che lavorano con lui. Un luogo d’armonia, frutto del sogno portato avanti dal 1985, anno in cui ha acquistato il borgo, con un’opera di restauro che non solo ne ha restituito l’antico splendore ma dove ha voluto riprodurre una sorta di città ideale con tanto di anfiteatro, biblioteca, agorà, scuola di mestieri e un teatro.
Oggi Solomeo è diventato un punto di riferimento di politici, intellettuali ed estimatori che lo hanno eletto ad esempio perfetto di capitalismo umanistico ed umana convivenza.
Il discorso di ringraziamento
Nel suo commosso discorso di ringraziamento, l’imprenditore che ha voluto raccontare agli ospiti le tappe più significativa della propria storia personale e professionale sottolineando la filosofia di vita e di lavoro che lo ispirano.
“Alla base della mia attività ci sono indubbiamente i valori, quelli che ho recepito da quando ero bambino, che si rifanno alla cultura contadina al ritmo lento scandito dalla natura. Il resto lo ha fatto la lettura dei classici ma anche il pensiero di personaggi come l’imperatore Adriano (che l’imprenditore ha eletto a maestro di vita) assieme ad Aristotele, a Marco Aurelio, a Pericle, a Kant e a Confucio insomma coloro che hanno maggiormente influenzato la mia forma mentis ma anche il mio modus operandi.”
Ed ha aggiunto “io credo nella cultura d’impresa, nella cultura del territorio e nella cultura della nazione” … Alla base di tutto vi deve essere il rispetto per la dignità della persona, riconoscere il valore della bellezza, preservare la natura e le antiche tradizioni che vanno rivitalizzate e valorizzate.
La mia famiglia, la mia comunità, è stata fondamentale nell’apprendere questi valori. La dignità dell’uomo l’ho compresa ad esempio il giorno in cui ho visto mio padre piangere perché si era sentito umiliato nel posto di lavoro. È anche per questo che da allora che ho deciso di ricostruire il borgo di Solomeo”.
Per questo, mentre si accinge a spegnere le candeline, lancia un invito alle giovani generazioni affinchè si formino su queste basi solide se vogliono davvero creare un futuro migliore sempre più compatibile con l’ambiente ed sensibile ai problemi del mondo.
Cultura, moda, bellezza si sono dunque fuse in una serata speciale, intrisa di emozioni che ha visto nelle parole di gratitudine dell’imprenditore il momento più utopico “spero che fra tre millenni la mia azienda sia ancora qui, che mi sopravviva e prosperi per i posteri e per le generazioni a venire”.
Un auspicio che può apparire mera utopia se non fosse che la coerenza del pensiero e delle scelte della maison Cucinelli hanno portato a risultati così continuativi e soddisfacenti da sembrare incredibili.
E cosa c’è di più bello che regalarsi un altro sogno per il proprio compleanno…?
Ebbene, Brunello Cucinelli ha confermato quanto già annunciato alla Triennale di Milano, ossia la volontà di impegnarsi nel restauro di Castelluccio di Norcia, il borgo medievale situato nel Parco dei Monti Sibillini, devastato dal sisma del 2016 (celebre per la coltivazione delle lenticchie,.
Se ci riuscirà anche in questo progetto (e ci sono ottime probabilità), non si può che esclamare “Lunga vita ai sognatori e ai nuovi Mecenate!”.
Fonte: articolo di Francesca Liani