sanificazione-luoghi-di-lavoro-post-pandemiaA fare un riepilogo di tutte le novità è un recente documento dell’Inail, che analizza in dettaglio com’è cambiata la sanificazione dei luoghi di lavoro nel post pandemia.


Si tratta nello specifico di una guida alle attività di sanificazione e si rivolge sia ai datori di lavoro che intendono effettuare le attività di sanificazione internamente, sia alle imprese di pulizia a cui viene affidato il servizio.

In sintesi il documento dell’Inail individua la sanificazione non solo quale elemento di primaria importanza in relazione all’emergenza pandemica da SARS CoV-2, ma come “prassi standard” di prevenzione della diffusione delle malattie infettive sul lavoro.

La sanificazione dei luoghi di lavoro nel post pandemia

L’attenzione verso l’igiene e la sanificazione è diventata prioritaria per limitare l’esposizione dei lavoratori ad agenti patogeni e a possibili infezioni.

In particolare, l’accordo prevede la realizzazione di iniziative informative e formative congiunte, a cui per l’Istituto apportano il proprio contributo tecnico-scientifico la Consulenza statistico attuariale (Csa), il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e la Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (Ctss).

Analisi della crisi pandemica e standard ordinario di prevenzione

Dalla disinfezione degli ambienti alla corretta igiene delle mani, dalle misure di distanziamento sociale all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, la guida copre una vasta gamma di argomenti per contribuire a ridurre il rischio di infezioni e garantire un ritorno sicuro alle attività quotidiane.

Dai dati statistici l’andamento infortunistico 2016-2020

I dati riportati evidenziano una sostanziale stabilità nel quadriennio 2016-2019, registrando, invece una contrazione nel 2020 del 23,1% per gli incidenti in itinere e del 5,9% per quelli verificatisi nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Questa diminuzione è imputabile alle misure di restrizione governative adottate per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.

Dall’analisi anagrafica dei dati emerge che tra gli addetti alle pulizie la fascia di età più colpita risulta essere quella compresa fra i 50 e i 54 anni, a cui è attribuibile il 19,6% delle denunce. Questa maggiore tendenza ad infortunarsi sembrerebbe legata alle tipologie di mansioni svolte, che prevedono sforzi fisici, movimenti e posture non corrette.

Per ciò che attiene agli infortuni da Sars-CoV-2, il volume analizza le denunce pervenute all’Inail dal 1° gennaio 2020 al 31 ottobre 2021.

In base a questi dati, le infezioni professionali rappresentano il 2,3% del totale delle denunce del periodo considerato e che l’80% di questi casi ha interessato specificamente le lavoratrici.

Nella guida indicazioni utili per la pianificazione e l’organizzazione delle attività di sanificazione

Il volume fornisce informazioni tecniche molto dettagliate, dalla definizione delle tipologie di sporco alla descrizione delle attività di pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con indicazioni su prodotti chimici, macchinari e attrezzature da utilizzare.

Le attività di sanificazione, classificate come ordinarie/periodiche/aggiuntive o straordinarie, devono essere inserite in un piano operativo, che tenga conto della tipologia dei locali o delle aree e superfici da trattare. La conoscenza e l’applicazione delle migliori pratiche di sanificazione sono fondamentali per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione e per evitare il rischio di futuri focolai pandemici.

I fattori di rischio nelle attività di pulizia

Il personale addetto alle pulizie e alla sanificazione può trovarsi esposto a diversi fattori di rischio, che sono legati all’utilizzo di attrezzature manuali o di macchinari, all’utilizzo di prodotti chimici e all’assunzione di posture scorrette durante lo svolgimento delle proprie mansioni.

I datori di lavoro, dopo un attento processo di valutazione di tutti i rischi connessi alle attività lavorative, devono adottare le misure di prevenzione e protezione necessarie a prevenire gli infortuni e le malattie professionali. A tale riguardo, il volume include sette utili schede, che contengono la descrizione dei rischi a cui i lavoratori del settore possono trovarsi esposti con le misure idonee di prevenzione da porre in essere per mitigarli.

Il testo completo del documento

Potete consultarlo qui.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it