Ipotesi decreto criminalità minorileNel Consiglio dei Ministri di oggi, 7 settembre, si parlerà anche di criminalità minorile: ecco tutte le ipotesi per il decreto.


Oggi, 7 settembre 2023, si terrà in tarda mattinata il Consiglio dei Ministri, con diverse misure su cui discutere.

Tra i temi c’è un decreto legge Sud, con “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia del Mezzogiorno del Paese”.

Ma soprattutto, un primo pacchetto sicurezza dopo i fatti di Caivano, con “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.

Ecco tutte le ipotesi.

Ipotesi decreto criminalità minorile: ecco quali sono

Secondo una bozza del decreto legge sul contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, esaminata ieri durante il pre-Consiglio dei Ministri, l’avviso orale, con convocazione del minore da parte del questore, potrà essere rivolto anche ai soggetti minorenni, che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età.

Se al soggetto è stato notificato l’avviso, risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona. In questo caso, scatta il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificatamente indicati”, nonché il divieto di possedere telefoni cellulari (sempre per i maggiori di 14 anni).

Il minore (sempre maggiore di 14 anni) può essere sottoposto alla procedura di ammonimento da parte del questore e lo può convocare “unitamente ad almeno un genitore o ad un’altra persona esercente la responsabilità genitoriale”.

In questo caso, viene applicata la sanzione amministrativa pecuniaria, che può andare da 200 a 1000 euro, salvo che non provi di non aver potuto impedire il fatto.

Ipotesi decreto criminalità minorilePer poter rieducare il minore, nel caso di reati per i quali è prevista la pena non superiore a 5 anni di reclusione, il Pm può prevedere un percorso di reinserimento o rieducazione, che preveda lo svolgimento di lavori socialmente utili o la collaborazione, a titolo gratuito, con enti no profit o lo svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza, per un periodo da uno a sei mesi.

Se il figlio minore non va a scuola, i genitori rischiano fino a due anni di carcere (e non più la multa di 30 euro).

Il piano per Caivano

Nella bozza dello schema del decreto, che recita “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese”, è previsto un piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione nell’ambito del territorio di Caivano.

Il piano prevede fondi pari a 30 milioni di euro, in relazione al Fondo per lo sviluppo e la coesione.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it