come-difendersi-dal-sextortionLa polizia postale ha fornito una breve guida a come difendersi dal fenomeno “sextortion” e dalle truffe informatiche a sfondo sessuale.


Come sappiamo il web è pieno di trappole, basti pensare alle mail di phishing o ad altri tipi di attacchi che soggetti singoli o aziende possono subire (ad esempio i virus di tipo ransomware).

Esistono però fenomeni ancora più subdoli che mirano a colpire i soggetti più emotivamente fragili. Pertanto è necessario conoscere e sapere come difendersi dall’estorsione sessuale – o cd. Sextortion grave reato perpetrato a danno di adulti e minori.

Questo è l’obiettivo della Polizia Postale che, attraverso alcuni recenti consigli, vuole aiutare gli internauti a proteggersi da un fenomeno pericoloso che fa leva sulla fragilità delle vittime.

Di cosa si tratta?

Si tratta in breve di una truffa online che mira a estorcere denaro alle vittime attraverso ricatti sessuali effettuati sui social network o con finte e-mail minatorie.

Le vittime ricevono tramite le reti sociali (per es. su Facebook o su una piattaforma di appuntamenti) un invito o una richiesta di amicizia da parte di un’attraente sconosciuta o di un attraente sconosciuto. Dopo aver accettato l’invito o la richiesta, questa persona prende contatto con la vittima presa di mira e la coinvolge in una conversazione.

L’approccio nasce dunque attraverso lo scambio di comunicazioni sui profili social dove dei criminali, spacciandosi per ragazze o ragazzi gentili, manifestano apprezzamenti per le foto pubblicate.

Successivamente propone di passare a una videochat (per es. in Skype).  Si prosegue con l’invito a condividere per gioco immagini intime, e sfocia infine nella richiesta di denaro, accompagnata dalla minaccia di diffondere il materiale tra tutti i contatti, amici e i parenti, in caso di mancato pagamento.

A questo punto le vittime, per timore che video e foto possano essere viste da altri, tendono a non confidarsi con nessuno e a cedere all’intimidazione.

Sextortion: come difendersi?

La Polizia Postale ha dunque deciso di elencare alcune azioni che devono essere fatte in questi casi per difendersi da questi spiacevoli fenomeni:

  • mai cedere al ricatto pagando le somme richieste. Non smetteranno di chiedere soldi e le richieste si faranno man mano più insistenti;
  • non vergognarsi per aver condiviso immagini intime. Siamo di fronte a criminali organizzati che conoscono le curiosità e le fragilità delle vittime di questo tipo di reato;
  • non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili social su cui ai viene contattati, ma conservare gli screenshot delle conversazioni e delle minacce e del profilo dell’estorsore;
  • e infine denunciare subito o fare una segnalazione sul portale www.commissariatodips.it per chiedere aiuto: da soli è più difficile risolvere questo tipo di problemi.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it