L’autunno 2023 potrebbe costare caro alle tasche degli italiani, tra caro-libri e costi dell’energia: ecco tutti i possibili rincari.
Il 2023 è un anno segnato dall’inflazione, con rincari in tutti i campi, anche nella stagione estiva.
Nel mese di luglio, l’inflazione ha attenuato leggermente la sua corsa e il trend sembra lo stesso per agosto, ma c’è il timore che a settembre si rialzino i prezzi.
Le cause sono tante, tra cui la possibile fine degli aiuti governativi contro il caro-bollette, dal mese di ottobre. Se non ci saranno interventi, la situazione potrebbe aggravarsi, soprattutto per le famiglie più in difficoltà.
Vediamo una panoramica della situazione.
Possibili rincari autunno 2023: ecco nel dettaglio
La situazione, quindi, non si prospetta delle più rosee per il prossimo autunno.
È atteso un rialzo dell’inflazione nei prossimi mesi, con un conseguente rincaro dei prezzi su luce, spesa alimentare e altri servizi.
Ecco le categorie più a rischio.
Luce e gas
Il decreto bollette bis ha prorogato fino a settembre il bonus luce e gas, ovvero il bonus sociale riservato ai cittadini con un Isee fino a 15mila euro e alle famiglie con quattro figli e un Isee inferiore ai 30mila euro.
Ma, per il mese di ottobre, la misura è a rischio: occorrerà trovare nuovi fondi e sarà necessario farlo entro la fine settembre, quando il Governo sarà alle prese col reperimento delle risorse per la legge finanziaria.
Un’alternativa sarebbe quella di calmierare i prezzi delle bollette ma, ad oggi, non ci sono ancora misure certe.
Spesa alimentare
Nonostante il calo dell’inflazione a luglio, alcuni prodotti alimentari sono comunque aumentati.
Secondo recenti dati Istat, i prodotti alimentari, nel loro insieme, costano il 10,7% in più rispetto allo scorso anno e sono attesi nuovi rincari nel mese di settembre.
Gli aumenti si registreranno soprattutto per l’olio d’oliva, per i prodotti conservati (come il tonno), la birra, prodotti fatti con grano d’importazione e prodotti per l’infanzia.
Tra le misure possibili, c’è il paniere a prezzi calmierati, per i beni di più largo consumo.
Carburanti
I prezzi dei carburanti sono il vero salasso di quest’estate 2023, con picchi anche a 2,72 euro a litro, in alcuni casi specifici.
I costi medi si attestano a 2,014 euro in autostrada (modalità self-service).
Secondo Assoutenti, la spesa per i rifornimenti potrebbe salire nell’ultimo quadrimestre del 2023, contando una spesa di 103 euro in più, per nucleo famigliare, rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Materiale scolastico
Il caro-libri è un tasto dolente: con l’atteso ritorno a scuola a settembre, tornano anche le spese per il materiale scolastico, che registrano un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione.
Una famiglia che deve comprare un corredo scolastico per intero spenderà 50 euro in più, rispetto al 2022. A questa spesa, occorre aggiungere i rincari per i libri di testo (+45 euro rispetto all’anno scorso).
Mutui
Lo scorso 27 luglio, la Bce ha aumentato, per la nona volta, il tasso di riferimento dell’Eurozona, raggiungendo il 4,25%. Ma si prospetta un ulteriore aumento prima della fine dell’anno.
Questo comporta un aumento dei mutui sia per il tasso variabile che per il tasso fisso.
Secondo Assoutenti, le rate mensili del periodo settembre-dicembre risulterebbero più care di 1170 euro, rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it