Le spese sanitarie possono essere soggette alla detrazione col modello 730/2023, ma come fare coi pagamenti in contanti? Vediamolo insieme.
Il prossimo 2 ottobre sarà l’ultimo giorno per poter presentare la Dichiarazione dei Redditi 2023.
C’è ancora tempo per i contribuenti, ma è meglio sciogliere alcuni dubbi il prima possibile. Un esempio sono le spese sanitarie pagate in contanti.
Come sappiamo, le spese mediche e sanitarie rientrano tra i costi detraibili al 19%, nel Modello 730/2023, dove possono essere inseriti tutti gli importi relativi al 2022.
Per la detrazione delle spese, vige la regola della tracciabilità dei pagamenti, ma in alcuni casi è possibile comunque pagare in contanti, così come specificato nell’art.15 del Testo unico delle Imposte sui Redditi.
Vediamo nel dettaglio.
Spese sanitarie in contanti: ecco come fare col Modello 730/2023
Solitamente, per la detrazione, occorre pagare con metodi di pagamento tracciabili. Ma per alcune spese sanitarie, come l’acquisto di medicinali o le prestazioni rese da strutture pubbliche, è possibile pagare in contanti.
Bisogna, però, tenere conto di alcuni aspetti, per poter verificare la possibilità di usufruire dello sconto d’imposta. I contribuenti dovranno accertare la modalità di pagamento, tenere conto della tipologia delle spese e calcolare il valore totale.
Le spese sanitarie e mediche, che danno diritto alla detrazione, vengono già inserite nella Dichiarazione dei Redditi precompilata, elaborata dall’Agenzia delle Entrate.
In linea generale, possono essere detraibili solo le somme pagate con metodi tracciabili, ma ci sono delle eccezioni:
- Acquisto medicinali;
- Acquisto di dispositivi medici;
- Prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche e dalle strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.
In questi casi, la detrazione sarà possibile anche se le spese sono state pagate in contanti.
Per verificare la possibilità di beneficiare della riduzione Irpef, bisogna considerare la tipologia di costo sostenuto. La lista delle spese mediche e sanitarie, che danno diritto alla detrazione, sono indicate dall’Agenzia delle Entrate qui.
Come funziona la detrazione
Innanzitutto, occorre specificare che, per ottenere la detrazione, è necessario superare il limite minimo di spesa della franchigia, pari a 129,11 euro.
La detrazione del 19% sarà, poi, applicata agli importi che eccedono questa cifra.
Il valore della riduzione dell’imposta si determina sommando tutte le spese mediche e sanitarie che danno diritto allo sconto Irpef, sottraendo l’importo della franchigia e calcolando il 19% del risultato finale.
Se la somma supera i 15’493,71 euro, la detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it