Aumento stipendi dipendenti pubbliciDopo la pausa estiva, l’Aran si rimetterà a lavoro per i rinnovi dei contratti dei dipendenti pubblici, puntando all’aumento degli stipendi.


Finita la pausa estiva, l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) si rimetterà a lavoro sui rinnovi dei contratti del personale della pubblica amministrazione.

Si punta all’aumento degli stipendi per circa 2,5 milioni di dipendenti pubblici.

Ecco cosa succederà a settembre.

Aumento stipendi dipendenti pubblici: il lavoro dell’Aran

Il 5 settembre ripartiranno le trattative per il rinnovo dei contratti dell’area sanità. Mentre, l’11 settembre sarà la volta dei dirigenti delle funzioni locali.

Mancano solamente i dirigenti dell’area istruzione e ricerca e i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri: per queste due categorie, mancano gli atti di indirizzo necessari per avviare le trattative.

Ricordiamo, inoltre, che nel periodo 2019/2021, i contratti sottoscritti dall’Aran sono stati quelli relativi al

  • Comparto delle funzioni centrali (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non economici), firmato lo scorso 9 maggio 2022, con un incremento complessivo del 4,55%;
  • Comparto funzioni locali, firmato lo scorso 16 novembre 2022, con incrementi aumentati del 4,55%;
  • Sanità, firmato il 2 novembre 2022, con incrementi complessivi del 6,61%;
  • Istruzione e ricerca, per più di un milione di lavoratori. Per questo comparto, sono state sottoscritte due ipotesi di accordo per la parte normativa e un’integrazione di quella economica. Previsti aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, 96 euro per il personale Ata e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Aumento stipendi dipendenti pubblici

Infine, lo scorso 25 maggio, è stata sottoscritta l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area dirigenziale delle Funzioni Centrali, sempre per il triennio 2019/2021. L’accordo riguarda circa 6200 dirigenti pubblici e professionisti delle Amministrazioni centrali. Ma sono compresi anche dirigenti sanitari del Ministero della Salute, dell’Aifa, e i professionisti medici degli enti previdenziali.

Aumento stipendi dipendenti pubblici: le parole del presidente dell’Aran

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha detto:

“Volendo fare un bilancio prima della pausa estiva possiamo dichiararci soddisfatti. Da ottobre 2022, grazie alla determinante spinta politica del ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, abbiamo chiuso quattro contratti del comparto (funzioni centrali, locali, sanità e istruzione e ricerca) e il primo per le aree dirigenziali (funzioni centrali).

Siamo in dirittura di arrivo per il contratto dei medici (dirigenza medica, veterinaria e sanitaria), che auspichiamo di riuscire a chiudere in settembre. Abbiamo rinnovato i contratti per 2 milioni e mezzo di dipendenti pubblici. Questi contratti non rappresentano solamente un aggiornamento economico, ma in ognuno è stato rivisto l’ordinamento professionale di tutti i comparti, rendendolo più semplice e adattabile alle necessità di ogni singola amministrazione. Inoltre, abbiamo introdotto un’importante innovazione: l’area di elevata professionalità. Se riusciamo a chiudere gli ultimi due contratti entro quest’anno, saremmo immediatamente pronti per far partire la nuova tornata contrattuale 2022-24, certamente in ritardo, ma in recupero rispetto al triennio precedente quando, ricordo a tutti, il primo contratto 2019-21 (quello per le funzioni centrali) è stato firmato nel 2022″.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it