Controllo Nas stabilimenti balneariDopo un recente controllo dei Nas sugli stabilimenti balneari, sono state chiuse 20 strutture: ecco cos’è successo.


Un recente controllo a tappeto, da parte dei Nas, in alcuni stabilimenti balneari di tutta Italia, ha portato alla chiusura di 20 strutture, per irregolarità. Ma sono circa 257 gli stabilimenti e villaggi turistici risultati fuori norma.

Grazie all’intervento dei Nas, vengono scoperte irregolarità quotidianamente, com’era successo negli scorsi mesi nelle mense scolastiche e nelle strutture sanitarie.

Ecco cos’è successo.

Controllo Nas stabilimenti balneari: l’indagine

Nell’ultima operazione dei Nas, sono state scoperte diverse violazioni, in alcuni stabilimenti balneari in Italia.
Sono in tutto 257 gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici fuori norma, circa il 31% di quelli ispezionati. Le cause sono varie: carenze igieniche, strutture abusive, alimenti scaduti o di cui era impossibile tracciare la filiera.

I carabinieri hanno emesso in tutto 415 sanzioni penali e amministrative, per un totale di 290mila euro.

Sono 11 i titolari di attività deferiti dall’autorità giudiziaria, mentre 20 strutture sono state chiuse a causa di condizioni sanitarie e igieniche “gravi”, per un valore economico stimato di oltre 4 milioni di euro. Inoltre, otto delle venti strutture chiuse sono risultate mancanti delle autorizzazioni necessarie per l’esercizio commerciale.

Le irregolarità riscontrate

La maggior parte dei problemi sanitari sono stati riscontrati nelle cucine, spesso situate in luoghi troppo piccoli per garantire un funzionamento sicuro e una manutenzione adeguata.
In altri casi, mancavano spogliatoi e bagni.

Alcune strutture non effettuavano le pulizie periodiche e neanche le dovute sanificazioni e derattizzazioni.
Sono stati sequestrate oltre due tonnellate di cibo, risultato marcio, scaduto o impossibile da tracciare.

Il caso più eclatante è stato in uno stabilimento balneare non lontano da Livorno, nel quale sono state trovate blatte morte, sia sul pavimento della cucina che nel deposito degli alimenti.
A Catania, invece, i Nas hanno sequestrato 90 litri di olio d’oliva rancido, tenuto in contenitori senza etichette, oltre a 5 chili di carne in cattivo stato di conservazione.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it