Truffe pagamenti elettronici in vacanzaSecondo una recente indagine, sono 3,2 milioni gli italiani che hanno subito truffe tramite pagamenti elettronici nell’ultimo anno: ecco come evitarle in vacanza.


Le truffe accadono ogni giorno, in ogni periodo dell’anno, ma aumentano di numero in estate.
Secondo una recente indagine, nel periodo delle vacanze, aumentano soprattutto le truffe su carte di credito, carte prepagate e bancomat.

Ecco il vademecum per evitare le truffe sui pagamenti elettronici, quando si è in vacanza.

Truffe pagamenti elettronici in vacanza: come avvengono i raggiri

Facile.it ha pubblicato un’indagine riguardante le truffe, nel periodo delle ferie.
Secondo le stime, negli ultimi dodici mesi, sono stati 3,2 milioni gli italiani che hanno subito truffe o tentativi di truffe, tramite pagamenti digitali.

A dichiarare truffe sono le donne, nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni, residenti nel Nord-Ovest e con un alto livello d’istruzione.

La maggior parte delle truffe avviene tramite mail, soprattutto tramite phishing. Nel 37,8% dei casi, arriva un messaggio di posta elettronica sospetto, che chiede i dati di carte di credito o bancomat, che puntualmente vengono svuotati.

Gli altri metodi di comunicazione sono gli sms (27%) e post sui social network (19%).

Truffe pagamenti elettronici in vacanza: come evitarle

Secondo il vademecum, chi decide di compiere viaggi, effettuando pagamenti elettronici in sicurezza, deve accertarsi che le carte utilizzate abbiano validità all’estero oppure richiedere un’autorizzazione specifica.

Molte carte di credito prepagate hanno tetti di spesa giornalieri contenuti, perciò occorre tenere conto del massimale di spesa consentita, nell’arco delle 24 ore.

Per evitare addebiti onerosi, nei Paesi che non hanno l’euro, è consigliabile prelevare in valuta locale. Se la transazione avviene in uno dei Paesi appartenenti all’area Sepa (che include l’Unione Europea e alcuni Stati extra UE aderenti), non sono previste commissioni. In caso contrario, il cambio di valuta potrebbe applicare costi aggiuntivi.

Se si riscontrano anomalie o transazioni anomale, ma anche in caso di smarrimenti, anche dall’estero è possibile bloccare la carta o il bancomat e contattare il proprio istituto di credito direttamente dall’app di home banking.

È importante non tenere mai il numero di pin accanto alla carta di riferimento. Inoltre, è sempre consigliabile monitorare il proprio conto corrente, per verificare se ci siano state truffe tramite furto di dati, che potrebbero compiersi anche dopo settimane o mesi, dalla fine della vacanza.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it