Dopo aver sospeso il Reddito di Cittadinanza con un sms, non sono state poche le tensioni e le proteste da parte dei cittadini: ecco cosa succede.
Come sappiamo, l’abolizione del Reddito di Cittadinanza è stata uno dei cavalli di battaglia delle elezioni dello scorso settembre, da parte dell’attuale Governo, in favore di altre misure di sostegno.
Già da tempo sappiamo che diremo addio al Reddito di Cittadinanza, a partire dal 1° gennaio 2024, ma già da quest’estate iniziano le prime sospensioni.
Lo scorso sabato, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) ha inviato un sms ai percettori della misura, informandoli che l’erogazione sarebbe stata sospesa, a partire dal primo agosto. La comunicazione è stata inviata a 169mila famiglie.
La decisione non è stata presa bene dai cittadini, soprattutto per le modalità, giudicate “fredde e senza possibilità di replica”.
Per questo motivo, sono nate diverse proteste, soprattutto nella città di Napoli, dove oggi, 31 luglio, in molti protesteranno di fronte alla sede dell’Inps.
Vediamo nel dettaglio.
Reddito di Cittadinanza sospeso: tutti i dati
Lo scorso sabato è arrivato il seguente sms a 169mila famiglie in Italia:
“Domanda di RDC sospesa come previsto dall’art. 13 del DL 48/2023, conv. Legge 85/2023. In attesa eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”.
Nello specifico, si tratta dei nuclei familiari dove non ci sono componenti disabili, minori o over 65, come previsto dalla nuova normativa.
Secondo i dati dell’Inps, le aree dove le sospensioni sono state più numerose sono Napoli (21’500), Roma (12’225) e Palermo (11’573).
A livello regionale, però, sempre secondo i dati dell’Inps, è la Sicilia a risentire maggiormente del passaggio al nuovo sistema, con ben 37’600 sospensioni del Reddito.
Reddito di Cittadinanza sospeso: tensioni e proteste
La sospensione del Reddito di Cittadinanza ha scatenato tensioni e proteste da parte dei cittadini, ma anche attacchi da parte delle opposizioni e dei sindacati.
La Cgil ha affermato che “centinaia di migliaia di persone, dai prossimi giorni, si ritroveranno senza sostegni”.
Le proteste, nella città di Napoli, sono arrivate anche in strada: molti cittadini, infatti, sono andati a protestare di fronte alle sedi dell’Inps o dei Comuni.
Il comune di Castellamare di Stabia ha lanciato un appello:
“Si invitano i cittadini a non recarsi presso l’ufficio Servizi sociali senza essere convocati. Il Comune e i servizi sociali non hanno alcuna facoltà di riattivare il reddito di cittadinanza sospeso. Appena riceveranno le istruzioni per farlo, saranno i servizi sociali che, senza necessità di averne richiesta, convocheranno tempestivamente i nuclei familiari in possesso dei requisiti stabiliti dalle norme dello Stato, per avviare la presa in carico”.
Reddito di cittadinanza sospeso: cosa succederà
Secondo la Cgil, si rischia “una bomba sociale”.
Nel messaggio inviato, s’invitavano gli ex beneficiari a fare riferimento ai servizi sociali, in caso di disagio o di rivolgersi ai centri per l’impiego, in caso di occupabilità.
Ma dagli stessi servizi sociali è arrivato l’allarme di carenza di organici, con una mancanza di 15’000 figure.
Ricordiamo che, da settembre, partirà lo strumento di attivazione al lavoro (SDA), un sussidio di 350 euro, per i cittadini con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni “occupabili”, che si trovano in condizioni di povertà assoluta, con un Isee inferiore ai 6mila euro annui.
Dal 1° gennaio 2024, invece, sarà erogato l’Assegno di Inclusione, la nuova misura a sostegno del reddito, riconosciuta ai nuclei familiari con almeno un componente con disabilità, minorenne o over 60 e con Isee basso.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it