decreto-anticipazione-comuni-minori-gettiti-imuIl decreto del Ministro dell’interno e del Ministro dell’economia e delle finanze stabilisce l’anticipazione del rimborso dei minori gettiti, riferiti al primo semestre 2023, dell’Imu ai Comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.


Si tratta di un’erogazione volta a sopperire alle mancate entrate nelle Regioni colpite dal terremoto del 2016. Molti, purtroppo, la ricorderanno come la sequenza sismica che ha distrutto e raso al suolo località come Amatrice (RI), Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).

Un insieme di eventi che provocò in tutto circa 41 000 sfollati, 388 feriti e 303 morti.

La legge è intervenuta per tutelare i cittadini delle zone colpite dai terremoti, comprese le popolazioni di queste zone.

Gli immobili inagibili collocati in territori colpiti da eventi sismici godono infatti dell’esenzione dall’IMU.

In particolare, il decreto Sostegni bis ha prorogato fino all’anno di imposta 2023 l’esenzione a favore dei fabbricati anche nelle zone di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessate dal sisma del 2016.

Una regola che è stata in seguito certificata anche dalla Legge di Bilancio 2023, che ha prorogato le esenzioni IMU concesse per eventi sismici in Italia Centrale 2016 (art. 1, comma 750) e in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto (art. 1, comma 768).

Il decreto per l’anticipazione ai Comuni dei minori gettiti Imu

Per ristorare i Comuni per le minori entrate derivanti dall’esonero è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Interno un fondo con una dotazione di 62 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023.

Questo rimborso, nello specifico, deriva dall’esenzione Imu per i fabbricati ubicati nelle zone colpite dagli eventi sismici in Centro Italia dal 24 agosto 2016 in poi.

Infatti secondo la legge (dl 189/2016) queste strutture, risultate distrutte o oggetto di ordinanze sindacali di sgombero adottate entro il 28 febbraio 2017, in quanto inagibili totalmente o parzialmente, sono risultate esenti dall’IMU e dalla Tasi a decorrere dalla rata scadente il 16 dicembre 2016.

La stessa normativa prevede pertanto un contributo da corrispondere ai Comuni interessati a fronte delle sospensioni e delle esenzioni.

Il testo del decreto e l’allegato

Potete consultare qui di seguito tutti i documenti:

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it