Anche le concessioni di spazi pubblici per gli ambulanti, escluse in passato dalla direttiva Bolkestein, sono aperte alla concorrenza: ecco le novità del ddl sulla materia a partire dal 2023.
Con il disegno di legge Concorrenza 2023, che si appresta ad approdare in Parlamento dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul testo approvato ad aprile in Consiglio dei Ministri, arrivano modifiche alle concessioni di posteggio per gli ambulanti.
Si tratta di novità che cambiano di molto le regole attuali.
Il Ddl si inserisce a pieno titolo nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” sotto un duplice profilo:
- in primo luogo, l’approvazione annuale di una “legge sulla concorrenza” rientra tra gli impegni assunti nell’ambito dello stesso PNRR;
- in secondo luogo, il disegno di legge contiene una serie di norme volte ad assicurare il raggiungimento di alcune ‘milestone’ fissate nel quadro del Piano.
Ddl Concorrenza 2023: le novità sulle concessioni per gli ambulanti
Per quanto riguarda il tema delle concessioni di posteggio su aree pubbliche per il commercio al dettaglio si prevede l’assegnazione delle concessioni tramite gare a evidenza pubblica, a partire sin da subito dai posteggi non ancora assegnati, salvaguardando il legittimo affidamento degli attuali concessionari che potranno godere di un rinnovo delle attuali concessioni in via eccezionale per 12 anni.
La disposizione riporta la disciplina nel quadro delle regole europee, affermando che le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche sono rilasciate per una durata di dieci anni.
In tal senso, sono previsti i seguenti parametri:
- specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato;
- la valorizzazione dei requisiti dimensionali della categoria della microimpresa;
- un numero massimo di concessioni di cui ciascun operatore può essere titolare, possessore o detentore.
Infine le amministrazioni dovranno compiere una ricognizione annuale delle aree: verificata la disponibilità di aree potenzialmente assegnabili mediante gara, dovranno bandire procedure selettive con cadenza annuale. La prima ricognizione dovrà essere effettuata entro dieci mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it