Dall’inizio del mese di luglio è possibile usufruire della Carta acquisti alimentari, per chi è in condizioni di difficoltà economiche: ecco di cosa si tratta.
A luglio debutta la Carta acquisti alimentari, una misura “una tantum” erogata grazie ai 503 milioni di euro stanziati dal Governo.
Si tratta di una carta solidale per aiutare i cittadini con maggiori difficoltà economiche.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Carta acquisti alimentari: di cosa si tratta e chi può riceverla
La misura consiste nel rilascio di una carta prepagata Postepay del valore di 382,50 euro.
Potranno beneficiare della carta solidale i nuclei famigliari con un Isee inferiore ai 15mila euro e che non godono di altri sussidi, come il Reddito di Cittadinanza e il Reddito di Inclusione o in cui almeno uno dei componenti sia percettore di assicurazione sociale per l’impiego, indennità mensile di disoccupazione, indennità di mobilità, etc.
La carta sarà erogata tenendo conto, non solo del reddito del nucleo famigliare, ma anche in base al numero di abitanti del comune di residenza e la distanza tra il reddito medio locale e quello nazionale.
Secondo le stime del Ministero, la città che riceverà più carte solidali sarà Napoli (31’307), poi Roma (30’271), Palermo (20’309) e a seguire Milano, Catania e Torino.
A partire da domani, 6 luglio 2023, l’Inps invierà gli elenchi definitivi a Poste Italiane per l’emissione delle carte solidali. Mentre il 10 luglio, l’Istituto di previdenza distribuirà ai comuni i numeri identificativi delle carte da comunicare ai beneficiari.
Ogni Comune dovrà comunicare ai beneficiari, tramite una lettera, le istruzioni per il ritiro della carta agli sportelli postali. Il titolare della carta solidale dovrà portare allo sportello la lettera e il codice fiscale abbinato al codice della Postepay assegnata.
Al momento del ritiro, la carta sarà caricata con 382,50 euro. Per evitare la disattivazione della carta, occorrerà fare almeno un acquisto prima del 15 settembre 2023.
La carta potrà essere utilizzata in tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari. Tra i beni acquistabili sono esclusi bevande alcoliche e tabacchi.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it