Prossima settimana inizieranno i saldi estivi 2023: ecco un vademecum anti-truffe per i consumatori.
Come ogni anno, tornano i saldi estivi: un momento atteso da molti italiani, che possono acquistare beni e prodotti, approfittando degli sconti.
I saldi estivi, solitamente, iniziano il primo sabato di luglio, ma la Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, in accordo con le organizzazioni locali dei consumatori e delle imprese, hanno deciso di farli iniziare il 6 luglio 2023.
Le uniche eccezioni saranno per la Provincia autonoma di Bolzano (14 luglio), per i comuni turistici della Provincia autonoma di Bolzano (18 agosto) e per la Provincia autonoma di Trento, nella quale la scelta sarà autonomamente presa dai commercianti.
Per tutti, i saldi estivi 2023 dureranno 60 giorni.
Ma come proteggersi dalle truffe? Ecco il vademecum.
Vademecum anti-truffe saldi estivi 2023: come evitare fregature
Prima di scatenarsi nello “shopping selvaggio”, occorre tenere conto di alcune regole che le associazioni dei consumatori divulgano da anni, per proteggere i consumatori dalle truffe messe in atto da commercianti poco onesti.
Uno dei temi più importanti è il reso, una pratica sempre complicata quando ci sono i saldi.
Occorre ricordare che il negoziante non è obbligato ad accettare il resto di un capo acquistato in saldo, a meno che non sia danneggiato o non conforme (in questo caso, bisogna denunciare la non conformità entro due mesi dall’acquisto). Solo in questi due casi, il commerciante è obbligato ad accettare il cambio, mentre, nelle altre casistiche, è a discrezione del commerciante.
Stessa storia per la prova della merce: sui capi in saldo, il commerciante non è obbligato a far provare la merce prima dell’acquisto.
Sul fattore pagamenti, invece, non esistono deroghe: anche per la merce in saldo, si può pagare con metodi elettronici e il commerciante non può opporsi a questa decisione del cliente.
È importante ricordare che i saldi estivi, così come quelli invernali, sono vendite di fine stagione e non un modo per liberarsi dei fondi di magazzino. Perciò, la merce messa in vendita deve essere quella avanzata dalla stagione in corso.
È consigliabile, inoltre, fare un giro dei negozi, prima dell’inizio dei saldi: in questo modo, si potrà controllare il prezzo iniziale dei capi, per evitare che i prezzi siano gonfiati prima di applicare la percentuale di sconto.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it