Dopo l’esenzione dello scorso ottobre, l’Agenzia delle Dogane ha reintrodotto l’obbligo di Pos in tabaccheria: ecco nel dettaglio.
Dopo un tira e molla, iniziato a giugno 2023, quando è stato introdotto l’obbligo di Pos per tutti i commercianti, artigiani e professionisti e la successiva esenzione per le tabaccherie dello scorso ottobre, ritorna l’obbligo di Pos per acquistare sigarette e marche da bollo.
Ad annunciarlo è stata l’Agenzia delle Dogane, che ha cancellato l’esenzione all’obbligo sui pagamenti elettronici per le circa 50mila tabaccherie presenti in Italia.
Vediamo nello specifico.
Obbligo Pos tabaccheria: cosa prevede la misura
Con la recente decisione dell’Agenzia delle Dogane, presa dal direttore Roberto Alesse, viene cancellata la precedente misura, introdotta dall’ente stesso e firmata dal predecessore Marcello Minenna del 25 ottobre scorso, che prevedeva l’esenzione del Pos per tutti i tabaccai.
Si potrà usufruire dei pagamenti elettronici per l’acquisto di:
- Sigari, sigarette e tabacco sfuso;
- Francobolli e marche da bollo.
I clienti potranno utilizzare carte di credito, bancomat o altri pagamenti elettronici.
Per gli esercenti che rifiutano l’utilizzo dei pagamenti elettronici, scatta la doppia sanzione. La misura, in vigore dal 30 giugno 2022, prevede una cifra fissa di 30 euro, alla quale si aggiunge il 4% del valore della transazione.
L’Agenzia delle Dogane ha giustificato il ritorno dell’obbligo di Pos con l’elevata dinamicità del mercato dei pagamenti digitali, sempre più frequenti in Italia.
La decisione di Alesse viene da:
“il crescente effettivo impiego e l’evoluzione dell’offerta degli strumenti di pagamento elettronico, oggetto di innovative politiche commerciali ed iniziative di settore in continua evoluzione, trattandosi di mercato particolarmente dinamico, anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e degli attori”.
Occorre ricordare, inoltre, che i pagamenti digitali non comportano oneri aggiuntivi per gli esercenti, per effetto di tariffe piatte a prescindere dal numero di transazioni operate. C’è anche la possibilità di rimborsi sulle commissioni per i pagamenti inferiori ai 10 euro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it