nove in condotta studenti spararono pallini professoressaÈ stato dato il nove in condotta ai due studenti che spararono pallini alla professoressa e che diffusero il video dell’aggressione: ecco cos’è successo.


L’11 ottobre 2022, nell’Istituto Viola Marchesini di Rovigo, si era consumato un episodio di violenza, ai danni di una docente.
Alcuni studenti avevano utilizzato una pistola ad aria compressa, per colpire la loro insegnante di scienze con dei pallini di gomma ad alta velocità.

L’aggressione era stata anche filmata col cellulare dagli studenti e postata sui social.

La scuola, oltre a schiararsi in difesa della docente aggredita, aveva deciso per dare cinque giorni di sospensione allo studente che aveva sparato e a quello che aveva ripreso la scena col cellulare.

Ma questi provvedimenti non sono mai stati attuati, perché la famiglia di uno degli studenti aveva presentato ricorso interno alla scuola.
Agli scrutini è arrivata l’ulteriore beffa: ecco cos’è successo.

Spari contro la professoressa: arriva la promozione per gli studenti e il nove in condotta

Dopo l’aggressione e il provvedimento disciplinare annullato, i due studenti, che avevano sparato ad aria compressa contro la docente e filmato l’episodio, sono stati promossi, col nove in condotta.

La scuola ha deciso di agire in maniera diversa, rispetto a quanto accaduto ad Abbiategrasso (Milano), dove uno studente è stato bocciato dopo aver aggredito una professoressa con un coltello.
La professoressa di Rovigo aveva lamentato, fin da subito, di non aver ricevuto solidarietà dai colleghi. Mentre la preside l’aveva tenuta fuori dall’inchiesta interna alla scuola.

La reazione del Ministro Valditara

Il fatto è stato commentato anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara:

“Rispetto l’autonomia di ogni scuola, tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it