potenziale-del-fotovoltaico-in-italiaUn recente studio pubblicato sulla rivista open access Energies da parte dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibili) illustra il potenziale dell’utilizzo del fotovoltaico in Italia.


Le attività condotte dall’Enea nel settore del fotovoltaico hanno l’obiettivo generale di contribuire alla competitività di questa tecnologia e delle imprese nazionali di settore, puntando all’innovazione di processi e prodotti perseguibili nei campi delle tecnologie di fabbricazione, delle tecnologie dei sistemi e dei servizi avanzati alle imprese.

Questo perché la modernizzazione e il processo di decarbonizzazione del sistema energetico nazionale rientrano tra le nuove sfide da affrontare nei prossimi decenni.

Scopriamo dunque qual è il contenuto di questo studio accademico condotto dall’agenzia per l’energia italiana.

Qual è il potenziale del fotovoltaico in Italia?

Lo studio pubblicato sulla rivista open access Energies descrive il reale potenziale del fotovoltaico in Italia  impiegando solo le superfici di copertura di edifici esistenti, senza la necessità di ulteriore uso del suolo.

Per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico del settore residenziale nazionale servirebbe installare pannelli fotovoltaici sul 30% circa della superficie complessiva dei tetti degli edifici ad uso abitativo del nostro Paese, che equivale a quasi la totalità dell’area idonea all’installazione di questi dispositivi.

Lo studio evidenzia come, ipotizzando di occupare interamente questa superficie ottimale (circa 450 km2), si potrebbero generare oltre 79 mila GWh di energia elettrica per una potenza complessiva installata di 72 GW.

Anche se si riuscisse a occupare una superficie inferiore (indicativamente circa 310 km2), l’energia prodotta sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico elettrico del settore residenziale pari a un consumo medio annuo di circa 65,5 mila GWh.

Gli scenari futuri

Tuttavia, gli scenari più ‘probabili’ dimostrano che la potenza fotovoltaica installata potrebbe essere solo pari a 6 GW, ovvero l’11,5% dell’obiettivo nazionale fissato in 52 GW di nuova capacità fotovoltaica al 2030 (due volte e mezzo la potenza registrata nel 2020).

Al 2050, lo studio stima che la produzione di energia elettrica da fotovoltaico potrebbe coprire potenzialmente poco meno del 40% del fabbisogno nazionale, ma con significative differenze a livello regionale.

Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia dovrebbero avvicinarsi agli obiettivi nazionali anche seguendo scenari più cautelativi, mentre altre regioni necessiterebbero di scenari più spinti.

Il commento dei membri del Laboratorio Enea

Nel nostro Paese gli edifici ad uso residenziale sono oltre 12 milioni con una superficie complessiva dei tetti di circa 1.490 km2, di cui solo 450 km2, pari appunto al 30% circa, potrebbero avere caratteristiche adeguate all’installazione di pannelli fotovoltaici”, spiega Nicolandrea Calabrese responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano e coautore dello studio insieme al collega Domenico Palladino, ricercatore dello stesso laboratorio.

Lo studio dell’Enea

Qui trovate il documento completo (in lingua inglese).

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it