Dopo l’approvazione del disegno di legge, arrivano le misure per la Tutela del Made in Italy: ecco quali sono.
Misure tutela Made in Italy: il primo giugno scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sul Made in Italy.
Il decreto comprende diverse misure per promuovere e valorizzare le produzioni, le bellezze storico-artistiche e le radici culturali nazionali, per preservare la crescita del Paese.
Tra le principali novità, ci sono l’istituzione del liceo del Made in Italy, l’istituzione della giornata nazionale del Made in Italy e diverse misure per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Per tutelare il Made in Italy, il Governo ha delineato nuove misure: ecco quali sono.
Misure tutela Made in Italy: ecco quali sono
Come sappiamo il DDL sul Made in Italy, promosso dal Governo, spinge sulla
“valorizzazione e la promozione in Italia e all’estero, delle produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali per la crescita dell’economia nazionale in coerenza con le regole del mercato interno”.
Per raggiungere l’obiettivo, si vuole intervenire anche sul diritto penale sostanziale e sulla procedura.
Ecco le misure.
Agenti sotto copertura
Per l’art.517-quater del Codice Penale (Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari), sarà consentito l’utilizzo di operazioni sotto copertura.
In sostanza, gli agenti sotto copertura avranno la licenzia di comportarsi come associati criminali, col solo e unico fine d’individuare i responsabili e le prove degli illeciti su larga scala, commessi contro il made in Italy.
Revoca permesso di soggiorno
Inoltre, è presente anche una norma che dispone la revoca o il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, per i reati di contraffazione. Una norma, però, che tiene conto della
“collaborazione prestata all’autorità di polizia o all’autorità giudiziaria, durante la fase delle indagini ovvero anche dopo la condanna, nella raccolta di elementi decisivi per l’identificazione dei soggetti implicati nella produzione e distribuzione di beni contraffatti”.
Semplificazione verbali di sequestro
Sono in arrivo anche delle semplificazioni nella verbalizzazione dei sequestri.
L’elenco potrà essere sostituito dalla catalogazione per tipologia e la quantificazione potrà essere effettuata per massa, volume o peso.
Arriva anche un alleggerimento sul versante di conservazione e perizia della merce sequestrata, che si esaurirà col prelievo di uno o più campioni, cui seguirà la distruzione della merce residua, nel caso in cui siano vietati la fabbricazione, il possesso, la detenzione, la commercializzazione e la custodia e se risulterà “particolarmente onerosa o pericolosa per la sicurezza, la salute o l’igiene pubblica”.
Maggiori sanzioni
Per il consumatore o l’acquirente finale, in possesso di merce contraffatta, la sanzione sale da 100 a 300 euro.
Rimane inalterato il valore massimo della sanzione per gli altri (7000 euro), ma la destinazione degli incassi non sarà più lo Stato, bensì l’ente locale competente.
Magistrati
Cambieranno le regole di competenza e di formazione per i magistrati chiamati a contrastare il fenomeno della pirateria del Made in Italy.
Le indagini penali verranno fatte dall’ufficio del Pm della sede del distretto giudiziario.
Per la formazione specialistica, invece, il Ministro del Made in Italy, fino al 31 agosto di ogni anno, potrà segnalare
“specifiche aree tematiche, inerenti il contrasto, in sede civile e penale, alla contraffazione di titoli di proprietà industriale, nelle quali ritiene opportuna una formazione specializzata degli operatori del diritto”
ai fini dell’eventuale inserimento nelle linee programmatiche della Scuola superiore della magistratura.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it