Novità regole concorsi pubblici decreto PANel Decreto PA, sono state inserite anche diverse novità riguardo le regole per i concorsi pubblici: ecco cosa sappiamo.


Novità regole concorsi pubblici decreto PA: i concorsi pubblici rimangono una delle opportunità di lavoro più importanti per i cittadini.
Nonostante il calo dei partecipanti (come constatato durante l’ultimo Forum PA), i bandi di concorso continuano ad essere pubblicati ogni mese.

Il Governo Meloni ha inserito nuovi emendamenti nel decreto PA, di prossima pubblicazione, legate al PNRR. Il nostro Paese, infatti, si è impegnato a delineare una nuova riforma entro il 30 giugno 2023.

Perciò, il Governo sta lavorando ad una modifica del Dpr del 1994, ma alcune modifiche saranno introdotte nel decreto sulla PA, che andrà al voto oggi, 5 giugno 2023.

Vediamo quali sono le novità che saranno introdotte.

Novità regole concorsi pubblici decreto PA: ecco quali sono

Il nuovo decreto per i concorsi pubblici, come annunciato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, punta ad accorciare le tempistiche a 6 mesi, così da snellire le procedure concorsuali.

In attesa del decreto, però, sono state inserite alcune anticipazioni nel Decreto PA, che dovrà essere approvato oggi, 5 giugno.

Prova orale

Tra le novità annunciate, c’è il possibile addio all’esame orale nei concorsi. Ci sarà, infatti, la possibilità di fare solo la prova scritta nei concorsi per i profili “non apicali”, ovvero quelli per i posti di dirigenza.

La decisione porterebbe alla decadenza dell’esame orale, solo temporaneamente, almeno fino al 31 dicembre 2026, ovvero alla scadenza dei progetti legati al PNRR.

Concorsi su base territoriale

È prevista anche la nascita dei concorsi con divisioni su base territoriale. Perciò, nei concorsi nazionali unici, banditi dalla Commissione Ripam, i candidati non potranno presentare la domanda di partecipazione per più di un profilo oggetto del bando e per più di un ambito territoriale.

I candidati dovranno indicare per quale Regione o città vogliono candidarsi e non potranno presentare la domanda per altri territori.
Se poi, non si riuscisse a coprire tutti posti, è previsto lo scorrimento delle graduatorie.

Requisiti per risultare idonei

Cambieranno anche i requisiti per risultare idonei.
Nella riforma, infatti, si stabilisce che solo coloro che rientreranno nel 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi potranno essere identificati come idonei.

Servizio civile

È prevista anche l’introduzione di un numero specifico di posti riservati, circa il 15%, per chi ha svolto il servizio civile.
Ma solo per chi “ha concluso il servizio civile universale senza demerito”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it