Il Ministro della Giustizia ha presentato il Ddl Nordio, con diverse misure, che prevedono una stretta per i reati di mafia e l’arresto in flagranza.
Misure Ddl Nordio: il Senato ha dato il via libera al Ddl del Ministro della Giustizia Nordio, sulla procedibilità d’ufficio e l’arresto in flagranza.
Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera, perciò diventa legge.
Vediamo quali sono le misure in esso contenute.
Misure Ddl Nordio: ecco quali sono
Vediamo quali sono le misure previste dal Ddl del Ministro della Giustizia Nordio.
Disposizioni in materia di delitti aggravati
Sarà prevista la procedibilità d’ufficio per tutti i reati procedibili a querela, dove ricorre l’aggravante della finalità di
- Terrorismo;
- Eversione dell’ordine democratico;
- Vincolo associativo mafioso, ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.
Procedibilità d’ufficio anche per il reato di lesione personale
Arriva anche la modifica al Codice antimafia, con l’introduzione della procedibilità d’ufficio anche per il reato di lesione personale, anche nel caso venga commesso da una persona sottoposta ad una misura di prevenzione personale, fino ai tre successivi al termine della misura stessa.
Arresto in flagranza
Arrivano modifiche anche in materia di arresto in flagranza.
Sarà consentito l’arresto in flagranza obbligatorio, anche in mancanza di querela, nel caso in cui la persona offesa non risulti prontamente reperibile.
In questi casi, la querela dovrà essere presentata entro il termine di 48 ore dall’arresto.
Inoltre, in ogni caso di arresto in flagranza (sia obbligatorio che facoltativo), se la querela sarà presentata in forma semplificata, le autorità che procederanno all’arresto saranno tenute a rendere, alla persona offesa, le informazioni relative all’art.90-bis c.p.p.
Riforma della Giustizia in arrivo
Come annunciato dal Ministro Nordio, durante un question time alla Camera:
“Il cronoprogramma del governo e di questo ministero prevede, entro la fine di questo mese, la redazione di una bozza da presentare al Consiglio dei ministri e successivamente la sua discussione”.
Tra i capisaldi della nuova riforma ci saranno gli interventi sulle intercettazioni e il carcere preventivo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it