Un decreto del MEF e del Ministero dell’Interno ha determinato gli incentivi per gli enti locali che aderiscono alle riorganizzazioni finalizzate alle aggregazioni di servizi pubblici.
Disponibile il Decreto interministeriale del 28/04/2023 – Ministero Economia e Finanze, di concerto con il Ministero dell’Interno, Min. per gli Affari Regionali e le Autonomie “Misure incentivanti in favore degli enti locali che aderiscono alle riorganizzazioni e alle aggregazioni dei servizi pubblici locali ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201”
Si ricorda che l’obiettivo richiesto dal Pnrr spinge alla creazione di unioni di comuni per ridurre il numero di enti e amministrazioni aggiudicatrici in modo da realizzare ambiti territoriali ottimali e livelli adeguati di trasporto pubblico locale di almeno 350 mila abitanti.
Per realizzare questi target sono pertanto in arrivo una serie di incentivi a favore degli enti che aderiscono alla riorganizzazione dei servizi pubblici.
Aggregazioni servizi pubblici: gli incentivi per gli enti locali
Per gli Enti locali che aderiscono alle riorganizzazioni sono previsti i seguenti incentivi:
- nel caso di finanziamenti a carico del bilancio statale relativi al servizio oggetto di aggregazione l’introduzione della previsione che la ripartizione delle risorse preveda, tra i criteri, un incremento percentuale a favore degli enti che partecipano alle aggregazioni;
- riconoscimento di una riserva sino al 10 per cento, nel rispetto del vincolo di coesione territoriale, nelle procedure di assegnazione delle risorse finanziarie stanziate a carico del bilancio dello Stato per gli interventi a titolarità degli enti locali relativi al PNRR per attività di assistenza tecnica finalizzate all’efficace attuazione dei medesimi interventi o anche inerenti alla politica di sviluppo e coesione territoriale 2021/2027;
- previsione di linee progettuali dedicate nell’ambito di iniziative di rafforzamento della capacità amministrativa rivolte agli enti locali e finanziate con risorse a valere sui Programmi comunitari 2021-2027;
- riconoscimento di una priorità nell’accesso alle iniziative di supporto tecnico specialistico per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali poste in essere da società a partecipazione pubblica;
- incremento sino al 25 per cento, per un periodo non superiore a trentasei mesi, del limite di spesa previsto dalla legge 30 luglio 2010 n.122;
- previsione di livelli di prestazione migliorativi rispetto ai livelli adeguati di servizio di trasporto pubblico locale e regionale a livello di ambito o lotto di riferimento;
- possibilità di ripianare le perdite delle preesistenti società in presenza di un piano industriale del soggetto risultante dall’aggregazione che evidenzi entro tre anni successivi il recupero dell’equilibrio economico e finanziario.
Il testo del Decreto
Potete consultare qui di seguito il documento completo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it