aree-crisi-industriale-complessa-risorseA stanziare queste nuove risorse sono il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze: nuove erogazioni a favore delle aree di crisi industriale complessa.


Il Ministro Marina Calderone e il ministro Giancarlo Giorgetti, hanno firmato il decreto interministeriale con la ripartizione tra le Regioni delle risorse, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione, previste dall’articolo 1, comma 325, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 per le aree di crisi industriale complessa.

Le aree di crisi industriale complessa riguardano territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale.

La complessità deriva da:

  • crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto
  • grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione sul territorio.

Aree di crisi industriale complessa: in arrivo nuove risorse

L’intervento è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale delle aree colpite da crisi industriale e di settore.

Si ricorda che i Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale previsti per queste aree promuovono, anche mediante cofinanziamento regionale e con l’utilizzo di tutti i regimi d’aiuto disponibili:

  • investimenti produttivi anche a carattere innovativo
  • riqualificazione delle aree interessate
  • formazione del capitale umano
  • riconversione di aree industriali dismesse
  • recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti
  • e la realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi.

Lo stanziamento di 70 milioni di euro complessivi finanzierà l’erogazione di ulteriori interventi di integrazione salariale straordinaria e di trattamenti di mobilità in deroga.

Questa qui di seguito è la ripartizione completa dei fondi:

  • Lazio: 19.207.318,82 euro
  • Campania: 10.391.221,44 euro
  • Sardegna: 9.052.691,22 euro
  • Toscana: 8.956.791,01 euro
  • Molise: 6.717.593, 25 euro
  • Puglia: 6.717.593,25 euro
  • Sicilia: 4.478.395,50 euro
  • Abruzzo: 2.239.197,75 euro
  • Umbria: 2.239.197,75 euro.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it