Nonostante la crisi abbia colpito pesantemente la nostra economia, negli ultimi due anni il terziario di mercato ha “ridotto le perdite” con un saldo negativo complessivo tra aperture e chiusure di imprese passato da -102 mila unità del 2012 a -96 mila unità nel 2013; dato che evidenzia la capacità di questo comparto a “tenere” anche nei momenti di crisi e a favorire l’avvio di nuove attività come, peraltro, confermato dal numero di nuove iscrizioni aumentate di 9.300 unità tra il 2012 e il 2013; all’interno dei servizi di mercato, nello stesso periodo, il commercio al dettaglio e le attività di alloggio e ristorazione hanno registrato comunque un peggioramento del saldo, anche a causa del forte calo dei consumi, mentre il commercio ambulante ha visto un modesto incremento di imprese, seppur solo nel 2012; a livello territoriale, la riduzione dello stock di imprese di questi settori, tra il 2012 e il 2013, ha interessato tutte le regioni. in particolare il Nord-Ovest dove spiccano la Lombardia (con un saldo negativo pari a -15.844 imprese) e il Piemonte (-9.102); il Mezzogiorno risulta l’unica delle macroaree a registrare un saldo negativo in peggioramento rispetto all’anno scorso.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dal primo numero dell’Osservatorio sulla demografia delle imprese realizzato dall’Ufficio Studi Confcommercio, strumento di analisi quadrimestrale per fare il punto sui cambiamenti nella struttura produttiva del terziario di mercato attraverso il monitoraggio dei flussi delle iscrizioni e delle cancellazioni di imprese presso gli uffici delle Camere di Commercio.

L’Osservatorio sulla demografia delle imprese si pone l’obiettivo di fornire indicazioni di rilievo sullo stato di salute della nostra economia e sulla sua possibile evoluzione prospettica.

L’analisi è condotta, su base territoriale, per i diversi settori dei servizi che rappresentano l’area di interesse della Confcommercio con particolare attenzione al commercio al dettaglio ed alle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Per questi settori vengono forniti anche dati sui flussi della nati-mortalità delle imprese ad un livello più disaggregato (ad esempio, tutte le categorie merceologiche del commercio al dettaglio) rispetto a quello normalmente diffuso.

Come risulta dalla tab. 1, gli effetti della profonda recessione che ha colpito l’economia del nostro Paese nel biennio 2012-2013 sono stati pesantemente negativi nell’area Confcommercio determinando in tutti i settori dell’aggregato un numero più elevato di cessazioni rispetto alle iscrizioni.

Il saldo 2013 dell’area Confcommercio, tuttavia, si è attenuato rispetto all’anno precedente grazie ad un aumento delle iscrizioni, segno che i servizi di mercato rappresentano, anche nei momenti di crisi, un settore privilegiato per la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. All’interno dell’aggregato solo le attività di alloggio e ristorazione ed il commercio al dettaglio hanno registrato lo scorso anno un peggioramento del saldo.

 

Tab. 1 – Nati-mortalità in Italia delle imprese dell’area Confcommercio (terziario di mercato)

 

2012

2013

 

Iscrizioni

Cessazioni (*)

Saldo

Iscrizioni

Cessazioni (*)

Saldo

Totale economia

383.700

404.039

-20.339

384.314

415.109

-30.795

Area Confcommercio (a+b+c)

112.968

214.977

-102.009

122.272

218.469

-96.197

(a) Commercio all’ingrosso e al dettaglio

57.601

108.339

-50.738

63.869

110.233

-46.364

–Auto, moto

4.850

8.755

-3.905

4.462

8.622

-4.160

–Ingrosso e intermediari

18.190

35.451

-17.261

24.038

35.861

-11.823

–Dettaglio

34.561

64.133

-29.572

35.369

65.750

-30.381

(b) Attività dei servizi alloggio e ristorazione

11.774

27.695

-15.921

12.747

29.205

-16.458

–Alloggio

836

2.013

-1.177

787

2.002

-1.215

–Attività dei servizi di ristorazione

10.938

25.682

-14.744

11.960

27.203

-15.243

(c)  Altre attività di servizi (**)

43.593

78.943

-35.350

45.656

79.031

-33.375

(*) il numero delle cessazioni comprende quelle d’ufficio; (**) sono escluse le attività finanziarie e assicurative.

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio sulla Banca dati mensile Movimprese.

 

Approfondimento settoriale

Nei diversi comparti merceologici del commercio al dettaglio e nei servizi di alloggio e ristorazione, la dinamica imprenditoriale, influenzata dal marcato ridimensionamento dei consumi e dai comportamenti di acquisto dei consumatori, ha evidenziato saldi negativi nel 2012 e nel 2013, mentre il maggior gradimento da parte dei consumatori riservato al commercio ambulante ha favorito un incremento di imprese in questo canale, seppur limitato al 2012 (tab. 2).

Si evidenzia, inoltre, come l’incremento delle iscrizioni che ha interessato soprattutto i negozi specializzati alimentari abbia determinato nel 2013 un modesto miglioramento del saldo degli esercizi al dettaglio in sede fissa.

Tab. 2 – Nati-mortalità in Italia delle imprese del commercio al dettaglio e delle attività di alloggio e ristorazione

 

2012

2013

Iscrizioni

Cessazioni (*)

Saldo

Iscrizioni

Cessazioni (*)

Saldo

Commercio in sede fissa

18.783

48.700

-29.917

20.549

50.041

-29.492

   Area alimentare

5.441

13.152

-7.711

6.258

13.618

-7.360

   –Non spec. prevalenza alimentare

1.959

5.502

-3.543

1.875

5.596

-3.721

   –Frutta e verdura

916

1.489

-573

1.097

1.663

-566

   –Carni e prodotti a base di carne

652

1.958

-1.306

741

1.934

-1.193

   –Pesci e crostacei

266

538

-272

303

553

-250

   –Pane, torte e dolciumi

288

778

-490

383

847

-464

   –Bevande

174

351

-177

204

362

-158

   –Altri esercizi specializzati alimentari

337

748

-411

613

768

-155

   –Tabacchi

849

1.788

-939

1.042

1.895

-853

   Area non alimentare

13.342

35.548

-22.206

14.291

36.423

-22.132

   –Non spec. prevalenza non alimentare

834

1.776

-942

754

1.729

-975

   –Carburanti

304

1.588

-1.284

303

1.853

-1.550

   –Ferramenta

666

1.812

-1.146

651

1.913

-1.262

   –Libri

86

344

-258

91

336

-245

   –Edicole e cartolerie

1.347

2.776

-1.429

1.249

2.915

-1.666

   –Farmacie

258

706

-448

226

660

-434

   –Cosmetici, articoli di profumeria

516

1.362

-846

460

1.342

-882

   –Orologi e articoli di gioiellerie

216

928

-712

192

932

-740

   –Articoli di abbigliamento

3.061

9.086

-6.025

3.084

9.198

-6.114

   –Calzature

681

1.713

-1.032

612

1.853

-1.241

   –Mobili

846

2.751

-1.905

856

2.666

-1.810

   –Altri negozi spec. non alimentare

4.527

10.706

-6.179

5.813

11.026

-5.213

Commercio ambulante e in altre forme

15.778

15.433

345

14.820

15.709

-889

   –Commercio ambulante

12.389

11.796

593

11.755

12.123

-368

   –Altre forme di commercio

3.389

3.637

-248

3.065

3.586

-521

Servizi di alloggio e ristorazione

11.774

27.695

-15.921

12.747

29.205

-16.458

   –Servizi di alloggio

836

2.013

-1.177

787

2.002

-1.215

   –Servizi di ristorazione

5.304

13.378

-8.074

6.107

14.177

-8.070

   –Bar

5.634

12.304

-6.670

5.853

13.026

-7.173

(*) il numero delle cessazioni comprende quelle d’ufficio.

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio sulla Banca dati mensile Movimprese.

 

Focus territoriale

In tutto il territorio italiano, il sistema delle imprese dell’area Confcommercio, cioè del terziario di mercato, ha pagato un conto molto pesante alla crisi registrando saldi negativi in tutte le regioni sia nel 2012 che nel 2013. I sintomi di una più accentuata sofferenza si sono riscontrati in particolare nel Nord-ovest e nel Sud che hanno registrato i saldi negativi più consistenti. Un segnale preoccupante è dato dal fatto che il saldo negativo del Sud nel 2013 è il solo delle quattro ripartizioni ad aumentare rispetto all’anno precedente, andamento che indica una minore capacità di reazione del sistema meridionale rispetto alla fase più acuta della recessione (tab. 3).

Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese a livello regionale – Area Confcommercio (terziario di mercato)

 

2012

2013

 

Iscrizioni

Cessazioni (*)

Saldo

Iscrizioni

Cessazioni (*)

Saldo

Piemonte

8.493

19.420

-10.927

10.077

19.179

-9.102

Valle d’Aosta

227

353

-126

258

391

-133

Lombardia

18.291

36.120

-17.829

20.532

36.376

-15.844

Liguria

3.037

6.244

-3.207

3.272

6.877

-3.605

Veneto

8.476

18.250

-9.774

8.536

16.958

-8.422

Trentino Alto Adige

1.273

2.961

-1.688

1.785

2.986

-1.201

Friuli Venezia Giulia

1.763

3.798

-2.035

1.933

3.764

-1.831

Emilia-Romagna

7.913

16.777

-8.864

8.888

16.853

-7.965

Toscana

7.483

14.972

-7.489

8.432

15.341

-6.909

Umbria

1.421

2.778

-1.357

1.434

2.799

-1.365

Marche

2.696

5.730

-3.034

3.030

5.445

-2.415

Lazio

12.983

20.458

-7.475

13.044

21.010

-7.966

Abruzzo

2.470

5.501

-3.031

2.721

5.022

-2.301

Molise

528

1.126

-598

593

1.032

-439

Campania

12.458

18.615

-6.157

14.407

21.432

-7.025

Puglia

8.296

13.580

-5.284

8.150

14.030

-5.880

Basilicata

820

1.751

-931

935

1.785

-850

Calabria

4.280

6.961

-2.681

4.062

5.708

-1.646

Sicilia

7.328

14.652

-7.324

7.327

15.985

-8.658

Sardegna

2.732

4.930

-2.198

2.856

5.496

-2.640

Nord-ovest

30.048

62.137

-32.089

34.139

62.823

-28.684

Nord-est

19.425

41.786

-22.361

21.142

40.561

-19.419

Centro

24.583

43.938

-19.355

25.940

44.595

-18.655

Sud

38.912

67.116

-28.204

41.051

70.490

-29.439

Italia

112.968

214.977

-102.009

122.272

218.469

-96.197

(*) il numero delle cessazioni comprende quelle d’ufficio.

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio sulla Banca dati mensile Movimprese.

 

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Nota metodologica e descrizione della banca dati

Il campo di interesse dell’Osservatorio è rappresentato dall’area dei servizi di mercato corrispondenti alle sezioni dell’Ateco 2007 G (Commercio), H (Trasporto e magazzinaggio), I (Attività dei servizi di alloggio e ristorazione), J (Servizi di informazione e comunicazione), L (Attività immobiliari), M (Attività personali, scientifiche e tecniche), N (Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese), P (Istruzione), Q (sanità e assistenza sociale), R (Attività artistiche, sportive, di intrattenimento), S (Altre attività di servizi); è escluso il settore K che rappresenta le attività finanziarie e assicurative.

I dati su cui si basa l’Osservatorio provengono da Movimprese, la rilevazione statistica condotta da Infocamere (la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio italiane) di tutti gli atti amministrativi riguardanti la costituzione, la vita e la cessazione di un’impresa.

I dati sono disponibili con cadenza mensile e forniscono un maggior dettaglio sull’attività prevalente svolta dall’impresa (identificata dalla classe di appartenenza dell’ATECO 2007) differentemente dai dati diffusi ogni trimestre da Infocamere che si fermano alla divisione Ateco, per quanto riguarda il settore di appartenenza dell’impresa. Sia per la divisione Ateco “commercio al dettaglio (G47)”, sia per la divisione “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (I)” si forniscono gli andamenti della nati-mortalità di tutti le classi, raggruppate per necessità di sintesi secondo lo schema della tab.2.

Specificatamente per i dati relativi alle iscrizioni ed alle cessazioni va ricordato che:

  1. le cessazioni comprendono le cessazioni d’ufficio;
  2. i dati relativi alle iscrizioni riportati nell’Osservatorio non sono perfettamente coincidenti con quelli diffusi da Infocamere nei resoconti trimestrali. La causa di queste discrepanze è attribuibile alla riallocazione delle imprese iscritte da un settore ad un altro cha viene effettuata da Infocamere nel corso del trimestre.

 

FONTE: Confcommercio