I termini erano scaduti lo scorso 31 marzo 2023 ma adesso, fortunatamente, arriva una proroga di ben sei mesi per fruire del ravvedimento operoso speciale.
Il nuovo “ravvedimento operoso speciale” permette di regolarizzare le violazioni concernenti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti.
Il ravvedimento speciale riguarda le sole violazioni riguardanti le dichiarazioni sui tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate. La principale differenza rispetto al ravvedimento ordinario riguarda la riduzione delle sanzioni, fissata ad 1/18 del minimo e che è possibile effettuare il pagamento in forma rateale.
Si tratta di una delle novità contenute nella Riforma Fiscale 2023 sulla materia.
Dopo la scadenza dello scorso 31 marzo adesso arriva una proroga di sei mesi per i contribuenti che non hanno fatto in tempo a regolarizzarsi.
Ravvedimento operoso speciale 2023: proroga di sei mesi
Più tempo dunque per i contribuenti che intendono avvalersi del ravvedimento operoso speciale per regolarizzare le violazioni commesse.
Slittano dal 31 marzo al 30 settembre 2023 entrambi gli adempimenti necessari a perfezionare la regolarizzazione:
- il versamento delle somme
- e la rimozione delle irregolarità.
La scadenza per il versamento dell’intero importo, o della prima rata, è prorogata al 30 settembre 2023. Spostato, inoltre, dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 il termine entro cui pagare i 200 euro per le violazioni formali.
Resta ferma invece 31 marzo 2024 la data entro cui versare la seconda rata per sanare le violazioni formali e rimuovere le irregolarità, adempimento richiesto per il perfezionamento della procedura.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it