La premier Giorgia Meloni ha annunciato la possibile istituzione del liceo del Made in Italy: ecco come potrebbe essere.
Liceo del Made in Italy: durante il Vinitaly di Verona, la premier Giorgia Meloni ha annunciato che il Governo sta valutando l’istituzione del liceo del Made in Italy.
Secondo la Presidente del Consiglio, infatti, l’istituto agrario dovrebbe essere considerato, a tutti gli effetti un liceo, perché: “non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura”.
Ecco come funzionerebbe.
Liceo del Made in Italy: ecco nel dettaglio
Durante l’incontro della Premier con gli studenti degli istituti agrari, è stato detto che in cantiere ci sarebbe l’istituzione di un nuovo liceo, legato a doppio filo con l’istituto agrario.
A detta di Meloni, infatti, per chi frequenta gli istituti professionali “ci sono più sbocchi”, rispetto a chi frequenta il liceo scientifico e il liceo classico.
La presidente del Consiglio ha detto:
“Vogliamo valorizzare il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità”.
Il progetto è in cantiere da luglio 2022, ma l’allora Presidente del Consiglio Draghi ne aveva rimandato l’approvazione a dopo le elezioni del 25 settembre.
Il nuovo liceo prevedrebbe, in prima classe, lo studio delle dinamiche del commercio internazionale e la difesa dei prodotti italiani. Tra le altre materie ci sono letteratura italiana, storia, diritto, economia politica, informatica e geografia, con l’esclusione del latino, prediligendo corsi di enogastronomia e moda.
Particolare attenzione sarà data ai rapporti tra l’azienda e il suo business di riferimento, con corsi come “Modelli di business nella moda, nell’arte e nell’alimentare” e “Made in Italy e Mercati internazionali”.
Per tutti gli studenti saranno previste 891 ore di insegnamento nel primo biennio (27 ore medie a settimana) e 1023 nel secondo biennio e nel quinto anno (con 31 ore di media a settimana).
L’obiettivo sarà quello di
“guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del paese, cosiddetti settori del Made in Italy”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it