Beffa doppie fatture telefoniaL’Antitrust multa le principali compagnie di telefonia in Italia, a causa della beffa per le doppie fatture: ecco cos’è successo.


Beffa doppia fattura telefonia: l’Antitrust ha deciso di multare Vodafone per 400mila euro, WindTtre per 300mila euro, Telecom per 200mila euro e Fastweb per 100mila euro.

L’accusa è quella di comportamenti illegittimi nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, nel caso di migrazione verso un altro operatore.

Ecco cos’è successo.

Beffa doppie fatture telefonia: la denuncia dell’Antitrust

L’Antitrust ha evidenziato una “truffa” da parte delle principali compagnie di telefonia in Italia.

Dal 2020, infatti, in caso di recesso o di migrazione verso un altro operatore, le compagnie di telefonia inviavano comunque la fattura all’utente, addebitandogli, in questo modo, una doppia fatturazione.

In una nota, l’Antitrust ha detto:

“sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine – a partire almeno da gennaio 2020 – a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore”.

Secondo l’Autorità, l’illegittima prosecuzione della fatturazione, dopo la richiesta di cessazione del servizio:

“è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società. Rispetto ai quali, le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo. Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine”.

Beffa doppie fatture telefoniaBeffa doppie fatture telefonia: la risposta del Codacons

Sulla questione, è intervenuto anche il Codacons, che ha definito “irrisorie” le sanzioni per i colossi della telefonia.
Come spiegato dal presidente Gianluca Di Ascenzo:

”Da tempo denunciamo all’Antitrust le pratiche scorrette messe in campo dai gestori verso gli utenti che cambiano operatore e continuano a ricevere fatture per servizi non fruiti. Oppure richieste di pagamento che arrivano per utenze cessate da tempo. Pratiche che spingono i consumatori a pagare le fatture anche se illegittime, nel timore di subire ripercussioni e per evitare di incorrere in controversie legali, e che arricchiscono le tasche delle società telefoniche’. Il vero problema, tuttavia, è che l’entità irrisoria delle sanzioni applicabili all’Antitrust spinge le compagnie telefoniche ad inserire in bilancio le multe dell’Autorità come ordinario ”rischio di impresa”, nella consapevolezza che le pratiche scorrette porteranno loro incassi superiori al valore delle sanzioni”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it