Misure approvate Consiglio dei MinistriIeri pomeriggio si è tenuto il Consiglio dei Ministri, nel quale sono state approvate diverse misure, per i cittadini e le imprese: ecco quali sono.


Misure approvate Consiglio dei Ministri: ieri, 28 marzo 2023, si è tenuto il Consiglio dei Ministri n°26 a Palazzo Chigi.

Sono state tante le misure approvate dal Governo: dal decreto bollette per famiglie e imprese al decreto legislativo sul Codice degli Appalti, passando per il divieto di produzione della carne sintetica.

Si arresta, invece, il Ddl annuale per la Concorrenza. Non è arrivato il via libera e sarebbero necessari approfondimenti sulle coperture economiche nella parte sulle misure in materia di energia.

Vediamo allora quali sono le misure approvate dal Consiglio dei Ministri.

Misure approvate Consiglio dei Ministri: ecco quali sono

In una nota del Mef si legge:

“Nella riunione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, è stato approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di risorse stanziate nel provvedimento pari a 4,9 miliardi di euro. Le misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro energia sono state ridisegnate su base trimestrale tenendo conto sia dell’andamento dei prezzi dell’energia, sia dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico”.

Ecco le misure approvate.

Aiuti sulle bollette

Come annunciato, arrivano nuovi aiuti per le bollette, per cittadini e imprese.

È arrivata la conferma della riduzione dell’Iva al 5% per il gas, nel prossimo trimestre. Si tratta, quindi, del periodo dal 1°aprile al 30 giugno 2023. Prorogato anche l’azzeramento degli oneri di sistema. Prorogata anche l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.

In considerazione alla riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso, il contributo, introdotto a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi, è confermato solo per il mese di aprile e sarà in misura ridotta (pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente).

Misure approvate Consiglio dei Ministri

È stato prorogato, fino al 30 giugno, il Bonus sociale, ovvero lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro. Si parla, quindi, di una platea di circa 4,5 milioni di nuclei famigliari.

È stato introdotto anche il Bonus spese riscaldamento, che consiste in un incentivo al risparmio energetico, per tutti i cittadini, senza limiti di reddito. La misura prevede un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023. I criteri di assegnazione saranno definiti da un decreto del Ministro dell’Ambiente e del Ministro dell’Economia. Arera, invece, determinerà le modalità applicative e la misura del contributo che sarà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

Per quanto riguarda le imprese, invece, potranno beneficiare dei crediti d’imposta al 40%. Oppure al 45%, se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30%, rispetto al primo trimestre del 2019. I crediti d’imposta saranno validi fino al 30 giugno 2023.

Come ultima misura, per l’anno d’imposta 2022, per gli imprenditori agricoli, che producono e cedono energia fotovoltaica, è garantito un regime di tassazione più favorevole, per quanto riguarda la componente riconducibile all’energia ceduta.

Sanità

Nel Decreto Bollette, c’è spazio anche per la salute. Il Governo ha, infatti, stanziato 1,1 miliardi di euro, in favore di Regioni e Province autonome, per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.

Approvato anche il pacchetto sanità, che prevede più fondi per gli straordinari dei medici che lavorano al Pronto Soccorso. Introdotti anche dei limiti ai camici bianchi a gettone e una nuova aggravante, per chi aggredisce medici e infermieri, così da arginare i casi di violenza in corsia, sempre più frequenti.

Fisco

Sono stati ricalendarizzati i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale, commesse fino al 31 ottobre 2022. La nuova scadenza è prevista per il 31 ottobre 2023.

Prorogati i termini per il pagamento delle prime tre rate per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti (rispettivamente al 30 settembre, 31 ottobre e 30 novembre 2023).

Cibi sintetici

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che mette al bando i cibi sintetici in Italia.
Come dichiarato dal Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida:

“Nel ddl composto di 6 articoli non c’è alcun atteggiamento persecutorio ma la forte volontà di tutela della salute dei cittadini e delle persone che consumano. Il provvedimento tutela la salute, la produzione e l’ambiente”.

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha aggiunto:

“È una legge significativa quella contro i cibi sintetici. Si basa sul principio di precauzione perché oggi non ci sono studi scientifici sugli effetti dei cibi sintetici. Ribadiamo il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio della nostra nazione e della nostra cultura agroalimentare che si basa sulla dieta mediterranea”.

Il disegno di legge prevede il divieto di produzione d’immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, con sanzioni per chi lo viola. Le sanzioni potranno andare dai 10’000 ai 60mila euro e la confisca.

Codice Appalti

È stato dato il via libera anche al nuovo Codice degli Appalti.
Tra le novità c’è anche una norma definita “prima l’Italia”, che fissa dei criteri premiali, per il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei Paesi dell’Unione Europea.

In base alla bozza, l’entrata in vigore formale resta confermata al 1° aprile, in ottemperanza alla scadenza imposta dal Recovery Found. Ma nel testo, si dispone che le norme e le disposizioni degli allegati “acquistano efficacia” dopo tre mesi, cioè dal 1° luglio 2023.

Secondo il Mit, le nuove misure puntano alla semplificazione e alla sburocratizzazione delle procedure, in modo da fornire beni e servizi ai cittadini, con più celerità.
Per fare una gara, come spiegato dal Ministro, si risparmieranno dai 6 mesi ad un anno, grazie alla digitalizzazione delle procedure (in vigore dal 1° gennaio 2024).


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it