addio-motori-termici-2035-unione-europeaI ministri dell’Energia dell’Unione Europea hanno approvato una legge che determina l’addio ai motori termici per le nuove auto a partire dal 2035: ecco tutti i dettagli e le novità previste.


Il provvedimento è passato con il voto favorevole della Germania, che ha ottenuto una deroga per i combustibili sintetici.

L’Italia, che in precedenza aveva pressato per un rinvio, si è astenuta così come la Bulgaria, la Polonia ha votato contro.

Il voto dei ministri segue l’approvazione da parte del Parlamento europeo dei nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di Co2 dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri di nuova produzione, in base all’accordo già raggiunto con il Consiglio Ue nel novembre scorso.

L’adozione odierna del Consiglio è l’ultima fase della procedura decisionale. Il regolamento sarà ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione.

L’Unione Europea decreta l’addio ai motori termici dal 2035

Il Consiglio dell’UE ha dunque adottato un regolamento che stabilisce standard di prestazione delle emissioni di CO2 più severi per auto e furgoni nuovi.

A partire dal 2035, nell’UE potranno essere venduti solo le nuove auto e furgoni che hanno zero emissioni di CO2, il che significa un divieto totale di commercializzazione di nuovi veicoli con motore a combustione.

La decisione mira a ridurre le emissioni del trasporto su strada e a spingere l’industria automobilistica a spostarsi verso una mobilità a emissioni zero garantendo al contempo una continua innovazione.

Ecco in sintesi i punti principali stabiliti a seguito di questa nuova decisione a livello comunitario.

Emissioni zero a partire dal 2035

Il testo prevede di ridurre del 100% le emissioni di auto e furgoni nuovi che emettono CO2 nel 2035. Tradotto: i veicoli leggeri con motore a combustione, alimentate a benzina e diesel, non potranno più essere immatricolati.

Target intermedi

Entro il 2030 i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali.

Bruxelles presenterà entro il 2035 una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di Co2 durante tutto il ciclo di vita delle auto e dei furgoni venduti sul mercato continentale. Ogni due anni la Commissione europea pubblicherà una relazione per evidenziare i progressi compiuti nell’ambito della mobilità a zero emissioni.

Nel 2026 sarà valutata anche la possibilità di mantenere motori ibridi o che utilizzano gli ecocarburanti (e-fuels).

Deroghe per i produttori di nicchia e per chi produce meno di mille veicoli l’anno

Via libera alla possibilità per i produttori di nicchia (meno di 10mila auto l’anno, o meno di 22mila furgoni all’anno) di continuare a vendere i loro veicoli con i tradizionali motori termici fino al termine del 2035.

Avranno così un anno in più di tempo per adeguarsi.

Un’eccezione cara all’Italia perché tutela le case delle auto di lusso della Motor Valley, come Ferrari, Maserati e Lamborghini.

Per chi invece produce meno di mille veicoli l’anno è prevista un’esenzione totale dalle nuove disposizioni Ue.

La misura non riguarda le auto usate ma solo quelle nuove

Nel 2035 le auto alimentate in maniera tradizionale continueranno comunque a circolare: lo stop è rivolto alla vendita dei veicoli nuovi.

Incentivi alla riconversione

Il cosiddetto bonus Zlev per concedere obiettivi più bassi di riduzione delle emissioni alle case automobilistiche che producono auto a zero emissioni e ibride sarà adattato: ci sono diverse tappe a scalare dal 2025 al 2029, fino alla sua eliminazione nel 2030.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it