Riconoscimento figli coppie omogenitoriali Unione EuropeaDopo lo stop del riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali a Milano, l’Unione Europea richiama l’Italia: “gli Stati membri obbligati a riconoscerli”.


Riconoscimento figli coppie omogenitoriali Unione Europea: la settimana scorsa, il Comune di Milano ha dato lo stop alla trascrizione dei certificati di nascita esteri, appartenenti ai figli nati da coppie omogenitoriali, in Italia.

La decisione è stata presa in seguito ad una circolare del Prefetto di Milano, dopo l’ordinanza del Ministro dell’Interno Piantedosi.
Il caso ha spaccato l’opinione pubblica a metà, così come la classe politica, col conseguente scontro tra maggioranza e opposizione.

La situazione è arrivata anche all’Unione Europea, che è intervenuta ribadendo l’obbligo degli Stati membri di riconoscere i figli dei genitori dello stesso sesso.

Ecco cos’è successo nel dettaglio.

Riconoscimento figli coppie omogenitoriali: il monito dell’Unione Europea

Sul caso dello stop alla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali all’anagrafe di Milano, è intervenuto Didier Reynders, commissario europeo per la Giustizia. Il quale ha ribadito che “l‘obbligo per gli Stati membri di riconoscere i figli di genitori dello stesso sesso”.

In risposta ad un’interrogazione sui diritti delle famiglie arcobaleno, promossa dagli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle, Reynders ha scritto:

“In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ+ 2020-2025, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea e ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere i figli di genitori dello stesso sesso, ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’Ue”.

Sulla questione è intervenuta anche Terry Reintke, co-presidente del gruppo dei Verdi all’Eurocamera, che su Twitter aveva scritto:

“Quello che stiamo vedendo in Italia è inaccettabile, è un chiaro attacco ai diritti delle persone e delle famiglie LGBTQI+”.

L’eurodeputata ha, inoltre, invitato il sindaco Beppe Sala, prossima settimana, per discute di come “l’estrema destra stia cercando di smantellare i nostri valori e diritti”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it