Attendere i controlli per le visite fiscali durante il periodo di malattia è una prassi per dipendenti pubblici e privati: ma possono essere ripetute più volte, anche dopo il primo controllo?
Ovviamente si tratta di una precisazione importante: le sanzioni in caso di assenza ingiustificata alla visita fiscale Inps del lavoratore in malattia sono molto pesanti, si va dalla perdita dell’indennità di malattia al licenziamento per giusta causa. Maggiori informazioni qui.
Quindi rispettare gli orari diventa un fattore importantissimo per non incorrere in questi procedimenti disciplinari. E potrebbe essere altrettanto importante attenzionare questi orari e rispettarli anche dopo aver ricevuto la prima visita da parte del medico fiscale.
Il Polo Unico delle Visite INPS
Premettiamo che a partire dal 1° settembre 2017, sono entrate in vigore le norme che istituiscono il “Polo unico per le visite fiscali”.
In sintesi si dispone l’attribuzione all’INPS della competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo sia su richiesta delle Pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio.
Pertanto quando un lavoratore dipendente, sia privato che pubblico, non può recarsi a lavoro causa malattia, deve contattare il proprio medico che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato o l’attestato in via telematica all’INPS.
Le fasce orarie di reperibilità per gli statali per il 2023
Gli orari di reperibilità dei dipendenti statali (comprese le Forze Armate, la Polizia ed i Vigili del Fuoco) da parte dell’Inps sono i seguenti:
- 7 giorni su 7 (festivi e non festivi) compresi i giorni non lavorativi, i festivi, i prefestivi ed i weekend:
- dalle ore 9.00 alle ore 13.00
- e dalle ore 15:00 alle ore 18:00.
Si tratta, come anticipato, di orari che differiscono rispetto a quelli dei dipendenti privati, che invece sono tenuti alla reperibilità nelle seguenti fasce orarie:
- 7 giorni su 7 (festivi e non festivi) compresi i giorni non lavorativi, i festivi, i prefestivi ed i weekend:
- dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
- e dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Visite fiscali dipendenti pubblici: possono essere ripetute più volte?
Una volta che abbiamo fornito queste informazioni base sulle visite fiscali per l’anno in corso rispondiamo all’interrogativo oggetto del nostro articolo.
In molti infatti potrebbero pensare che una volta effettuata la visita di controllo possa esserci una sorta di “liberi tutti“. E in genere fino a qualche anno fa, seppur non esplicitata, la prassi poteva anche essere questa.
In passato infatti la visita fiscale poteva avvenire più volte, nell’arco della stessa malattia, solo in caso di ricadute, continuazione della prognosi o nell’ipotesi in cui sia necessario approfondire gli accertamenti, in attesa dei risultati di analisi ed esami.
Ma secondo quanto indicato nella legge delega n. 124/2015 della Riforma del Pubblico Impiego, dell’ex Ministro Marianna Madia, e perfezionata dal Decreto 17 ottobre 2017, n. 206 non è più così.
L’obiettivo delle disposizioni contenute in queste due leggi è, infatti, quello di rafforzare i controlli in caso di malattia con i dati in possesso dell’Inps grazie al quale si potranno fare visite mirate, massimizzando l’efficacia delle visite.
Il medico fiscale adesso può passare più volte, a prescindere dalla durata della malattia o del verificarsi di situazioni particolari.
Il controllo può essere ripetuto in sintesi:
- più volte nella stessa giornata
- e può avvenire già nel primo giorno quando la malattia è a ridosso di festività, ponti, weekend e giorni liberi.
Non esiste infatti alcun divieto – per Inps e datore di lavoro, sia nel pubblico che nel privato – a richiedere ripetutamente l’intervento del medico e in ogni occasione il dipendente è tenuto a rispettare le fasce di reperibilità.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
E chi è in malattia per causa di servizio??
Malato oncologico tumore maligno operato in convalescenza dal 1 settembre , 4 visite fiscali, di cui due con il medesimo medico che ha solo il compito di controllare i documenti.La seconda volta dello stesso ha ricopiato il suo precedente verbale. Malato oncologico se non richiede l’aggravamento al proprio medico di base viene definito malato comune.