“Valorizzare le Province nella governance e negli investimenti su scuole e digitalizzazione”: queste sono le principali richieste avanzate dalle Province in merito al Decreto PNRR.
Semplificazione delle procedure e dei pareri, pieno utilizzo dei ribassi d’asta per gli interventi relativi all’edilizia scolastica, semplificazione del sistema Regis e rafforzamento delle strutture tecniche dei ministeri deputate alle attività di supporto e risposta agli enti locali e rafforzamento della capacità amministrativa delle Province. Sono queste le priorità su cui l’Unione delle Province d’Italia ha avanzato proposte sul decreto PNRR, nell’audizione alla Commissione Bilancio del Senato.
Decreto PNRR: le richieste delle Province
“Le semplificazioni che introduce questo decreto – ha detto il Presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella, intervenendo in rappresentanza di UPI all’audizione – vanno nella direzione giusta, ma occorre mantenere saldo e rafforzare il legame con Regioni, Province e Comuni, che sono gli enti attuatori della gran parte degli investimenti. Per questo ribadiamo la necessità che il ruolo delle Autonomie territoriali sia adeguatamente valorizzato e reso evidente nella Cabina di Regia anche nella nuova strutturazione che si intende dare, così come negli altri organismi di governance, anche a livello territoriale, che si riterrà di individuare”.
L’UPI ha poi avanzato richieste rispetto al potenziamento del personale: “il decreto – ha detto il rappresentante delle Province – prevede disposizioni importanti, ma non risolutive. Torniamo a chiedere l’assunzione a tempo determinato di 500 funzionari altamente specializzati da impiegare nelle Province per l’attuazione degli investimenti PNRR di competenza locale e di neutralizzare la spesa degli incrementi conseguenti ai rinnovi contrattuali dal computo delle capacità finanziarie di assunzione degli enti territoriali per ampliare gli spazi di assunzione, anche per consentire la stabilizzazione del personale tempo determinato impiegato nei progetti PNRR”.
Quanto agli interventi sulla digitalizzazione della PA, considerato che sui bandi emessi sono risultate importanti economie, l’UPI chiede di utilizzare questi fondi per consentire anche alle Province, che fino ad ora sono state escluse, di fruire delle misure individuate per tutta la PA.
“Torniamo poi a ribadire la strategicità degli investimenti del PNRR sull’edilizia delle scuole secondarie – ha concluso il Presidente Ramella – una delle missioni più importanti del Piano su cui occorre far convogliare tutte le risorse possibili: per questo chiediamo prima di tutto di chiarire senza alcun dubbio che la possibilità di utilizzare i ribassi d’asta è concessa tutti i piani di intervento confluiti nel PNRR, a prescindere dalle disponibilità”.
Fonte: UPI - Unione Province d'Italia