Il Governo ha deciso per lo stop alla cessione dei crediti, ma quali sono i bonus casa coinvolti? Vediamolo insieme.
Bonus casa stop cessione dei crediti: il 16 febbraio scorso, il Governo ha annunciato un’importante stretta sui bonus edilizi, con lo stop alla cessione dei crediti.
Per i nuovi interventi, non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura: una decisione che ha fatto infuriare le imprese del settore edilizio.
La novità comprenderà diversi bonus casa, oltre al Superbonus. Vediamo quali sono.
Stop cessione dei crediti: tutti i bonus casa interessati
Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha bloccato l’esercizio di tutte le cessioni e gli sconti in fattura, per tutte le tipologie di bonus edilizi, lasciando attive solo le detrazioni.
Non si tratta, però, di un blocco immediato, bensì di uno stop per i nuovi lavori. Gli interventi già avviati avranno la possibilità di liquidare i bonus.
Vediamo quali sono i bonus coinvolti nello stop alla cessione dei crediti.
Superbonus
Tra i Bonus casa interessati dallo stop alla cessione dei crediti troviamo, ovviamente, il Superbonus, già passato al 90% dal 110%. L’agevolazione riguarda i lavori di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Comprende anche l’installazione di impianti fotovoltaici e di pensiline di ricarica elettriche.
Bonus ristrutturazione
L’agevolazione prevede una detrazione del 50%, spalmato su 10 anni. È destinata agli interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edile.
Nell’agevolazione sono compresi anche gli interventi di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni dei condomini.
Ecobonus
L’Ecobonus prevede una detrazione del 50%, spalmata in 10 anni e riguarda gli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli immobili. In particolare, è incentrato sulla sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a biomassa e a condensazione.
Un’alternativa è la detrazione al 65% per 10 anni, per quanto riguarda gli interventi di particolare efficienza energetica, come l’installazione di generatori di aria calda a condensazione, pompe di calore e collettori solari.
Sismabonus
Tra i bonus casa interessati allo stop della cessione dei crediti, troviamo anche il Sismabonus, che inizialmente prevedeva una detrazione del 110%, poi passata al 90%.
Il Bonus interessa i lavori, riguardanti le misure antisismiche, realizzati sugli immobili di tipo abitativo e quelli utilizzati per attività produttive.
Bonus facciate
L’agevolazione prevede una detrazione del 60% per le spese effettuate nel 2022 e del 90% per quelle sostenute nel 2020 e nel 2021.
Gli interventi interessati sono quelli relativi al recupero o al restauro della faccia esterna degli edifici esistenti. Sono inclusi anche gli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
Stop cessione crediti: cosa succederà a chi ha presentato la Cila
Come sappiamo, il nuovo decreto del Governo non bloccherà l’erogazione dei bonus, bensì la cessione del relativo credito.
Per i vari interventi edilizi, non sarà consentito più l’utilizzo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura.
A fare eccezione, però, sono gli interventi per cui è stata già presentata la Cila, ovvero la Comunicazione di inizio lavori asseverata, in data antecedente all’entrata in vigore del decreto, per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini.
Nel caso, invece, di interventi effettuati dai condomini, oltre la Cila, deve risultare adottata la delibera assemblare, che ha approvato l’esecuzione dei lavori.
Per i lavori di demolizione e ricostruzione, invece, deve essere stata presentata anche l’istanza per l’acquisizione del titolo abitativo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it