Il primo trimestre del 2023 ha visto un vero e proprio boom di assunzioni all’interno delle aziende e ne sono previste altre nei prossimi mesi.
Si estende la ricerca di lavoro, da parte delle aziende.
Secondo i dati di Anpal e Unioncamere, tra gennaio e marzo 2023 sono previste 504mila assunzioni, con l’obiettivo di reclutare 50mila addetti in più rispetto alla scorsa stagione.
Vediamo nel dettaglio.
Boom assunzioni primo trimestre 2023: la situazione nel dettaglio
Il periodo della pandemia di Covid-19 ha danneggiato aziende e lavoratori, a causa degli enormi tagli. Ma la situazione lavorativa sta migliorando (nonostante l’aumento delle dimissioni) e, nel primo trimestre del 2023, sono previste centinaia di migliaia di nuove assunzioni.
Secondo i dati di Anpal e Unioncamere, tra gennaio e marzo 2023, è previsto un significativo aumento di assunzioni: +12,9% rispetto al 2022 e +14% rispetto al 2019.
In particolare, sono previste
- 174mila assunzioni nell’industria;
- 51mila nelle costruzioni;
- 34mila nelle imprese della meccatronica;
- 27mila nella meccanica e metallurgia;
- 330mila nei settori dei servizi.
Boom assunzioni primo trimestre 2023: quali sono le figure più ricercate e dove
Tra le figure più ricercate ci sono:
- Dirigenti;
- Operai specializzati;
- Tecnici;
- Conduttori di impianti;
- Professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione;
- Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi.
Tra le regioni, con più assunzioni possibili, troviamo Lombardia (121mila nuove figure), Veneto (51mila) e Lazio (50mila).
Quali sono i settori con più richieste?
Tra i settori con più richieste, troviamo.
- Spiagge: col boom delle prenotazioni, per le vacanze estive 2023, si alza la domanda per bagnini e operai manutentori per le spiagge;
- Alberghi: se non ci saranno altri eventi inattesi, l’occupazione nel settore alberghiero tornerà come nel pre-pandemia e sono attesi milioni di turisti, per la stagione estiva. Perciò, è previsto un +10% delle assunzioni, nel settore alberghiero;
- Ristoranti: a gennaio, sono state 57mila le proposte di lavoro, di cui 44mila per cuochi, camerieri, lavapiatti e altre professionalità del comparto. Sono previste altre 184mila assunzioni;
- Agricoltura: bisognerà considerare anche il ritorno nei campi di 100mila lavoratori stagionali, risorse che mancavano, invece, lo scorso anno;
- Terziario: per il 2023, le aziende prevedono 65mila nuovi ingressi nell’area direzione e servizi generali, 66mila nell’area amministrativa, 237mila nelle aree tecniche della progettazione, 579mila nell’area produzione e servizi, 253mila nelle aree commerciali e vendite e 199mila nella logistica.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it